F1, Analisi Tecnica Red Bull: Tante novità sulla RB16 a partire dalla nuova ala posteriore
Da Red Bull ci si aspetta molto di più sul tracciato dell’Hungaroring rispetto alla giornata di venerdì, che ha visto un’anonima RB16 nelle due sessioni di prove libere. In generale ci si attendeva una RB16 molto più vicina a Mercedes al debutto di questo mondiale 2020, ma la pista ha rivelato che il progetto RB16 pecca ancora di gioventù.
In Ungheria la squadra anglo-austriaca si è presentata con il pacchetto aerodinamico da alto carico, con un’ala posteriore molto diversa da quella vista nelle prime due gare in Austria.
La nuova ala posteriore da alto carico aerodinamico ha un’incidenza maggiore rispetto all’ala posteriore di Zeltweg, al fine di trasmettere un carico verticale maggiore sull’ asse posteriore, e garantire una maggior trazione in uscita dalle curve da media – bassa velocità. Per aumentare il carico inoltre è stata introdotta anche la “deck wing“, ossia quel profilo alare aggiuntivo posto nella parte finale dell’ engine cover. Questo elemento aerodinamico rispetto ad altre squadre è molto semplice nel design, e dall’andamento completamente orizzontale. Ferrari e Mercedes ad esempio usano una deck-wing a doppio piano, con due sviluppi orizzontali. In questa illustrazione osserviamo l’ala posteriore da alto carico nella versione senza deck-wing, usata sia durante i test che nella libere del venerdì di Budapest.
Prove comparative anche fra il nuovo e il vecchio endplate, con la nuova specifica che è stata modificata in Stiria con l’aggiunta di un serie di soffiaggi a “esse” in stile Haas. Una soluzione che aiuta a pulire i flussi d’aria vorticosi generati dal rotolamento delle gomme posteriori, con una gestione completamente diversa delle masse d’aria rispetto alla vecchia soluzione, composta da un solo soffiaggio grande molto semplice nel concetto.
Nella giornata di ieri Red Bull inoltre ha accantonato temporaneamente il nuovo nose dai piloni stretti usato in Austria, tornando alla vecchia soluzione dei test pre stagionali. Confermato invece il fondo nuovo, che in una pista da alto carico come quella dell’Ungheria, può influire molto sull’aderenza al suolo del retrotreno.