Tra la gioia di rivedere la Formula 1 in azione dopo una lunga e insolita attesa e l’entusiasmo per una gara in cui i colpi di scena non sono di certo mancati, è passato un po’ inosservato il ritorno al circus di Esteban Ocon. Dopo essere rimasto “in panchina” nel 2019, in veste di terzo pilota della Mercedes, a scalpitare per avere un’altra occasione, il francese ha finalmente ripreso il via di un gran premio. Il weekend austriaco non lo ha di certo visto protagonista e nemmeno brillare in termini di performance, ma il giovane alfiere della Renault non è da sottovalutare.
Dopo una qualifica terminata in 14esima posizione, a sei decimi dalla qualificazione al Q3 e anche dal tempo del suo compagno di squadra Daniel Ricciardo, per Ocon si prospettava una partenza in salita. Difatti, sebbene fosse solo alla sua prima qualifica dopo più di un anno e mezzo dall’ultima disputata nel 2018, con una macchina nuova e a confronto con un compagno di squadra esperto e veloce, le aspettative sul francese erano da subito alte. In Formula 1, in un team come la Renault, si è chiamati a dimostrare immediatamente e continuamente il proprio valore. Inoltre, il paragone con il compagno di box è il primo che si fa e quindi, considerando il distacco dal pilota australiano e osservando il rendimento della R.S. 20, la prestazione del giovane alfiere pareva deludente.
Sabato pomeriggio lo stesso Ocon ha dichiarato di non essere soddisfatto della sua performance, consapevole di poter fare meglio con il pacchetto a disposizione e di accusare un gap importante dalla posizione a cui ambiva. Tuttavia, il francese si è mostrato motivato ad analizzare gli errori e determinato a lavorare con impegno per presentarsi più forte già il giorno seguente. Domenica, con una gara solida, il giovane pilota è riuscito a sfruttare gli errori e i ritiri degli avversari, risalendo fino all’ottava posizione per andare a conquistare i primi punti di questa stagione per la Renault e i primi punti della scuderia transalpina in Austria da quando il team è tornato in Formula 1 nel 2016. Il ragazzo classe 1996 ha mantenuto un ritmo competitivo, si è comportato egregiamente nel corpo a corpo e non ha commesso errori.
Ocon ha espresso il suo entusiasmo, la sua voglia di migliorare e la sua ambizione al termine del Gran Premio, come confermato dalle sue parole riportate sul sito ufficiale della Renault: “È stato bello tornare a correre propriamente oggi. Finire in zona punti è un grande risultato, specialmente considerando che sono ancora un po’ arrugginito! Sono soddisfatto di come è andata la gara, ma sappiamo che dobbiamo qualificarci meglio per poter stare più avanti. Avevamo un buon passo gara ed ero felice del comportamento della macchina. Ripasseremo la gara e vedremo cosa possiamo rettificare e migliorare per il prossimo weekend. Sappiamo che ci sarà un’opportunità per lottare per posizioni più al vertice e non vedo davvero l’ora della prossima gara”.
Attendiamo quindi con ansia il secondo round sul circuito di Spielberg, curiosi di osservare la performance di un Ocon promettente, che ha margine di crescita. Inoltre, sarà interessante vedere come si comporterà la R.S. 20, parsa in forma, ma con problemi di affidabilità che, come dichiarato dal team principal Cyril Abiteboul e riportato sul sito ufficiale della Renault, hanno causato il ritiro di Ricciardo e influenzato anche la preparazione del pilota francese alla qualifica, compromettendo la sua posizione di partenza.
Dunque, nonostante un ritorno in sordina, che Ocon abbia ottime potenzialità è indiscutibile. Il francese ha già dato prova delle sue doti, sia nelle categorie inferiori, specialmente con la vittoria della Formula 3 Europea nel 2014 e della GP3 nel 2015, sia nella classe regina, da subito con il debutto in Manor e successivamente con le due stagioni in Force India (poi diventata Racing Point), in cui ha retto bene il confronto con Sergio Perez. L’alfiere della Renault fa indubbiamente parte di quella flotta di talenti della nuova generazione e, a parità di macchina, ci si aspetta di vederlo lottare anche con Max Verstappen, Charles Leclerc, Lando Norris e gli altri giovani promettenti. Il pilota classe 1996 ha già dimostrato di riuscire a tenergli testa, a partire dalle sfide sui go-kart, passando per quelle nella Formula 3 Europea, in cui Ocon ha battuto sia Verstappen che Antonio Giovinazzi, e arrivando a quelle nell’olimpo del motorsport. Ciò che è certo è che tutti questi ragazzi rappresentano il futuro della Formula 1, destinati a scrivere la storia di questo sport e a farci divertire.
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