Gp Austria F1 2020: una Red Bull sedotta e abbandonata!
Delusione massima in casa Red Bull per un’occasione sprecata, anzi sprecatissima. Nel team austriaco si staranno mangiando le mani per aver gettato alle ortiche almeno un secondo posto e forse anche la vittoria del primo appuntamento del Mondiale 2020, visto quanto accaduto soprattutto nelle incredibili fasi finali.
E invece al termine del Gp d’Austria, la Red Bull si ritrova con un pugno di mosche in mano. Un clamoroso “zeru tituli” per guai di affidabilità e un incidente, che hanno eliminato entrambe le vetture del team austriaco. Dopo qualifiche tutto sommato incoraggianti con Verstappen terzo alle spalle delle super Mercedes e Albon quinto, in Red Bull si è deciso di tentare la mossa a sorpresa delle gomme medie con Max Verstappen, unico dei primi a 10 a montarle al via.
Obiettivo ambizioso era quello di pianificare la strategia ad una sosta allungando maggiormente il momento del pit e, nel frattempo, restare a contatto di Bottas con pneumatici leggermente meno prestazionali in modo da giocarsi tutto nella seconda metà della gara. Se invece fosse riuscito a prendere la testa del Gp allo start, la finalità sarebbe stata quella di resistere il più possibile. L’olandese ha contenuto bene il gap dal leader fino all’11° giro quando è iniziato il calvario della sua Red Bull alle prese con guai seri al cambio che lo hanno portato al ritiro tre tornate dopo. Le speranze di un buon piazzamento vengono così affidate ad Alexander Albon, superato intanto dal rimontante Hamilton. Conscio della superiorità delle Mercedes, il thailandese ha sfoderato la sua consueta gara di sostanza mantenendo il terzo posto e aspettando gli eventi.
Con il secondo ingresso della Safety-Car alla Red Bull lo hanno richiamato per dotarlo di gomme soft e farlo sprintare all’attacco prima di tutto di Perez (che gli aveva soffiato la terza piazza non fermandosi ai box) negli ultimi venti giri. Prima della terza Safety-Car, Albon riesce a superare Perez e di lì a poco si consuma il dramma sportivo assieme ai rimpianti della Red Bull. Alla terza ripartenza Alexander tenta il colpo grosso. Attacca come una furia addirittura la Mercedes del campione del mondo Hamilton. All’esterno. La manovra è audace ma le monoposto si scontrano ed è proprio Albon ad essere il più penalizzato. Dovrà ritirarsi ma l’incidente causerà conseguenze importanti anche a Lewis, sanzionato di 5” all’arrivo dalla direzione gara. Questa decisione gli brucerà il podio. Ma la Red Bull resta a secco. Tuttavia le prestazioni incoraggiano, e molto in quanto senza problemi e disavventure le monoposto di Horner hanno dimostrato di essere le uniche sfidanti credibili delle Mercedes.