La crisi della Ferrari è legata prevalentemente al Power Unit. Inutile nascondere che la monoposto 2020 sia stata progettata per sfruttare un motore con una potenza ben differente!
Le scelte di andare in questa direzione furono prese lo scorso anno dalla Direzione Tecnica di Maranello, capitanata da Mattia Binotto. Lo stesso numero uno della Ferrari, questa volte nei panni anche di Team Principal aveva deciso di portare in pista a metà stagione una rivoluzione sul Power Unit che ha permesso alla Ferrari di fare quel salto in avanti nelle prestazioni ma che ha anche insospettito avversari e Federazione!
L’errore quindi della Ferrari e di Mattia Binotto in particolare è stato quello di aver portato sviluppi al Power Unit a metà della scorsa stagione. Se il super motore introdotto un anno fa esatto lo avessero fatto debuttare quest’anno, i sospetti sarebbero stati minori e l’indagine FIA forse non ci sarebbe mai stata!
Un po’ come è stato per l’attuale super motore Mercedes! Quando a Silverstone sei in grado di dare più di un secondo a Ferrari, Honda e Renault è naturale pensare che ora quelli fuori dalle regole siano i tedeschi! Ma ora… tutto tace!
Nel weekend del Gran Premio di Gran Bretagna, sia Motorsport.com che FormulaPassion hanno ipotizzato rispettivamente i CV degli attuali 4 propulsori F1 e i gap di potenza tra i motori stessi e con quelli dello scorso anno.
Stando a quanto riportato da Franco Nugnes, che parla di rilevazioni fonometriche effettuate in qualifica a Silverstone, le misurazioni di potenza hanno evidenziato dei dati sorprendenti. Il Power Unit Mercedes, avrebbe superato i 1.000 cavalli (1.022 per la precisione) e il team tedesco sarebbe stato anche l’unico ad incrementare la potenza rispetto allo scorso anno. La Honda pagherebbe invece un divario di 28 Cv, la Renault di 37 Cv, mentre la Ferrari accuserebbe un gap di ben 42 Cv.
Stando invece a Federico Albano, data anlalyst per Sky Sport e FormulaPassion, nel 2020 Mercedes si è ripresa la leadership della potenza del Power Unit. “Il vantaggio rispetto a Honda (che al momento dai calcoli risulta seconda in questa classifica) appare tra i 15 e i 25 cavalli”, scrive Albano su FP che poi aggiunge: “Terza Renault, con la vettura ufficiale che sembra avere qualche cavallo in più della McLaren cliente, comunque vicina alla casa nipponica (20-30 cavalli dietro a Mercedes). Ferrari, la cui situazione della Power Unit è nota, accusa un ritardo tra i 30 e i 40 cavalli da Mercedes”.

Oltre all’analisi delle differenze tra i 4 Power Unit 2020, Albano ha ipotizzato anche i passi avanti / indietro rispetto al 2019: Mercedes è quella che sembra aver compiuto il passo in avanti più grande con un guadagno tra i 25 e i 35 CV. Honda fa un passo avanti rispetto alla stagione passata seppur contenuto, stimato tra i 5 e i 15 CV, forse grazie anche al lavoro che ha potuto svolgere in Giappone durante il lockdown. Renault sembra essere in linea o poco dietro la stagione passata, con una perdita massima stimata in 10 CV. Ferrari invece perde un significativo quantitativo di potenza, lasciando tra le due stagioni poco più di 50 CV.
Al di là dei numeri, la crisi della Ferrari è chiaramente dovuta al Power Unit e alle errate decisioni dell’uomo che, alla guida del Team e del Dipartimento Tecnico di Maranello, ha optato per alcune scelte, tutte purtroppo sbagliate!