Secondo i tecnici Brembo il Circuito di Barcellona in Spagna rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3.
A febbraio la pista catalana è stata teatro di 6 giorni di test durante i quali le monoposto hanno percorso in tutto poco meno di 8.000 giri. Le condizioni meteo furono però decisamente diverse, almeno una decina di gradi più basse di quelle che i piloti troveranno nel week-end di Ferragosto.
GP SPAGNA F1 2020: L’IMPEGNO DEI FRENI
I piloti utilizzano i freni solo in metà delle 16 curve della pista catalana, per un impiego complessivo sul giro dell’impianto frenante di poco più di 14 secondi, equivalenti al 19 per cento della durata complessiva della gara. Di tutti i GP in programma ad agosto 2020 nessun altro vanta una percentuale così alta.
Molto elevata è anche la media sul giro delle decelerazioni massime (4 g) ma il valore sarebbe ancora maggiore se non ci fossero le frenate alle curve 12, 13 e 14. Lo spazio medio di frenata ammonta invece a 92 metri, ma in un paio di staccate bastano meno di 70 metri. Notevoli le oltre 52 tonnellate e mezzo di carico complessivo sul pedale che un pilota esercita dalla partenza all’arrivo.
GP SPAGNA F1 2020: LA FRENATA PIU’ IMPEGNATIVA
Delle 8 frenate del GP Spagna 2 sono considerate altamente impegnative per i freni, 3 sono di media difficoltà e le restanti 3 sono light.
La più dura è quella alla curva 10 in cui i piloti arrivano a 328 km/h e azionano i freni per 3,04 secondi durante i quali le auto percorrono 136 metri indispensabili per scendere a 79 km/h. Il carico sul pedale del freno è di 201 kg e la decelerazione di 5,4 g.
GP SPAGNA F1 2020: SEI OPZIONI DIVERSE DI VENTILAZIONE
A seconda delle temperature previste durante il Gran Premio e della specifica strategia di gara, ciascun pilota può optare fra sei diverse soluzioni di dischi Brembo anteriori: c’è l’opzione medium cooling con 800 fori, high cooling con 1.250 fori e very high cooling con 1.480 fori. Per ciascuna di queste è disponibile anche l’opzione con lavorazione sul diametro esterno, il cosiddetto “groove”.
Nel caso del very high cooling i fori sono disposti su 7 diverse file, nell’ipotesi intermedia su 6 file e nella restante su 4 file: misurano 2,5 millimetri di diametro l’uno e vengono realizzati, uno alla volta, da un macchinario di precisione. Per completare i fori di un singolo disco sono necessarie dalle 12 alle 14 ore di lavoro ininterrotto. La tolleranza di lavorazione è di soli 4 centesimi.