F1, Le Pirelli per il Gp di Spagna: gran caldo e carichi impressionanti al Montmelò
Il circuito del Montmeló rappresenta una grande sfida per i pneumatici, con carichi impressionanti su alcune curve.
Per la prima volta nella storia della Formula 1, il Gran Premio di Spagna si corre a metà agosto, su un tracciato particolarmente conosciuto sia dai Team che dai piloti in quanto si svolgono proprio qui i test invernali.
Per la sesta gara del 2020 sono state nominate le tre mescole più dure della gamma: C1, C2 e C3 quali P Zero White hard, P Zero Yellow medium e P Zero Red soft.
Nonostante la gara si disputi in piena estate, la nomination è esattamente la stessa del 2019: questo perché il circuito del Montmeló rappresenta una grande sfida per i pneumatici, con carichi impressionanti su alcune curve come la 3.
LE CARATTERISTICHE DEL TRACCIATO
Anche se tutti i Team hanno girato a Barcellona nei test pre-stagione, questo fine settimana la differenza di temperature ambiente e asfalto sarà importante. Il tracciato è stato riasfaltato due anni fa: da allora si è evoluto molto, portando l’asfalto ad avere caratteristiche simili a quello precedente.
Nel 2019, la strategia scelta da tutti i piloti (tranne uno) è stata quella a due soste, in una gara condizionata da un lungo periodo di safety car fino al traguardo. Quattro diverse tattiche tra i primi cinque piloti, in una gara disputata a metà maggio con oltre 40° asfalto.
LE PRESSIONI
Le alte pressioni hanno messe in difficoltà diversi team durante l’ultimo Gran Premio a Silverstone. Mercedes in particolare ha accusato evidenti problemi di blistering. Vedremo se il gran caldo e le pressioni indicate qui sotto saranno un problema o meno!
MARIO ISOLA – RESPONSABILE F1 E CAR RACING
“Con Barcellona si conclude la seconda tripletta consecutiva di gara, in una stagione finora molto intensa. I piloti scenderanno in pista al Circuit de Catalunya per la terza volta quest’anno, dopo le due sessioni di test pre-stagione, ma con condizioni meteo molto diverse e monoposto più evolute da allora. Le temperature particolarmente elevate aumenteranno il degrado termico su un tracciato impegnativo per i pneumatici, quindi sarà particolarmente cruciale la gestione delle gomme e controllarne il surriscaldamento che può influire sulla trazione. Le prove libere saranno cruciali per capire il comportamento dei pneumatici in queste condizioni assai sfidanti. Come confermato dalle ultime due gare a Silverstone, le monoposto attuali sono le più prestazionali mai viste nella storia della Formula 1: se a questo fattore si aggiunge il fatto che a Barcellona non si è mai corso in agosto, dobbiamo aspettarci il Gran Premio di Spagna più impegnativo di sempre per quanto riguarda i pneumatici”.