F1, Tecnica Ferrari: I perché di una SF1000 molto gentile sulle gomme [ VIDEO ]
La Ferrari SF1000 vista nella seconda gara a Silverstone ha sorpreso molti per la positiva performance trovata in gara, frutto di un’ottima gestione delle gomme Pirelli.
La gara 2 di Silverstone è stata condizionata dall’usura gomme, con molte squadre – una su tutte la Mercedes – che hanno patito il salto di mescola più morbida scelto da Pirelli, evidenziando pesanti problemi di blistering.
Ferrari e Red Bull invece sono riuscite a gestire meglio le gomme, non mettendo in mostra i problemi di usura e di blistering di cui la maggior parte delle altre squadre hanno sofferto. Quel che stupisce maggiormente è la performance della Ferrari, che rispetto a una Red Bull da sempre efficace nella gestione gomme, è riuscita a chiudere la seconda gara di Silverstone con un solo pit stop per Leclerc.
Che la SF1000 sia una monoposto gentile sulle gomme è una sorpresa probabilmente anche per gli stessi tecnici di Maranello. Cosa può aver influito su questo aspetto?
Sicuramente grande merito va alle sospensioni della SF1000, dotate di terzo elemento meccanico all’anteriore e che riescono a non stressare eccessivamente la struttura dello pneumatico nelle fasi più critiche di appoggio in curva e trazione. E questo nonostante la Ferrari stia optando per una SF1000 più scarica a livello aerodinamico, per sopperire alle carenze di velocità in rettilineo.
Tuttavia i problemi di gomme evidenziati nella seconda gara di Silverstone non sono da ricondursi ad un usura eccessiva dello pneumatico bensì a un eccessivo surriscaldamento della carcassa interna che va a formare il fenomeno di bolle sul battistrada, denominato blistering.
Quel che si può trovare sulla SF1000 non è tutto da buttare evidentemente e gli ingegneri di Maranello, sul fronte comprensione delle gomme, pare abbiano fatto dei passi in avanti anche grazie alle brake duct, che riescono nelle gare più calde a smaltire al meglio il calore dei dischi, evitando che la gomma si surriscaldi troppo dall’interno.
Rispetto a Mercedes, che fra tutte è quella che ha patito più problemi di gomme all’asse posteriore, Ferrari potrebbe aver giovato il fatto di avere un Power Unit meno potente e con un rilascio della coppia e della potenza più dolce. E’ chiaro ed evidente che il Power Unit Ferrari 065 paga un deficit di cavalli rispetto a Mercedes ma questo potrebbe tuttavia aver aiutato Ferrari nella gestione delle gomme posteriori in fase di trazione.
In questo video Fabiano Vandone ci mostra come la Ferrari SF1000 è stata più efficace sulle gomme.