F1, Vettel alla vigilia del Gp di Spagna: Importante trovare un assetto per avere una buona velocità
Si chiude con il 50° Gran Premio di Spagna la seconda tripletta di gare di questa frenetica stagione di Formula 1. La corsa si disputa al Circuit de Barcelona-Catalunya, uno dei tracciati più conosciuti dai piloti che sono soliti macinare sull’asfalto catalano un gran numero di chilometri durante le sessioni di test.
Da un punto di vista tecnico questo Gran Premio per la Scuderia Ferrari non sarà troppo dissimile dalle doppie apparizioni consecutive che sono fin qui andate in scena a Spielberg e Silverstone. La squadra può infatti contare su tutti i dati raccolti nei test pre-stagionali con la SF1000, anche se con temperature decisamente differenti, e potrà dunque portare avanti anche a Montmelò il proprio lavoro di valutazione della SF1000 in diverse configurazioni.
Alla vigilia del Gran Premio di Spagna, Sebastian Vettel ha dichiarato: “Quando si arriva a Barcellona sai già che sarà una gara nella quale a fare la differenza saranno i dettagli. Tanto le squadre che i piloti conoscono benissimo questo tracciato ed è per questo che fin dalle prove libere del venerdì si comincerà a lavorare su regolazioni minime. Questo circuito è piuttosto diverso da quello di Silverstone e sono curioso di capire quali sensazioni mi trasmetterà la macchina. Ci aspettiamo temperature molto elevate e sarà dunque importante trovare un assetto che ci permetta di avere una buona velocità senza che l’usura delle gomme sia eccessiva”.
La pista
Il tracciato è un misto di curve da alta, media e bassa velocità, caratterizzata da vari cambi di direzione, da diversi saliscendi e da un lungo rettilineo d’arrivo. Per questo costituisce un probante campo di prova per le qualità delle monoposto. La parte finale, un tempo velocissima, da qualche anno è caratterizzata da una lenta chicane che immette sul traguardo. Tra i circuiti permanenti, questo è uno di quelli sui quali è più difficile sorpassare. Data la vicinanza al mare e alle montagne, i cambi di direzione del vento possono rappresentare un elemento di disturbo perché hanno un forte impatto sul bilanciamento delle vetture. Nel 2020 anziché in primavera, la Formula 1 disputa la gara spagnola in piena estate, con temperature che si attendono decisamente elevate tanto nell’aria che sull’asfalto. Pirelli ha deciso di portare a Barcellona le stesse tre mescole della prima delle due gare disputate a Silverstone.
La Storia della Ferrari in Spagna
Il Primo Gran Premio di Spagna valido per il Mondiale di Formula 1 è stato disputato nel 1951 a Pedralbes, vicino a Barcellona, e dal 1986 è una presenza fissa nel calendario. Nella storia di questa gara la Ferrari ha vinto 12 volte. La prima nel 1954, sempre a Pedralbes, con Mike Hawthorn sulla 553 F1; ma la corsa si è svolta anche a Jarama, presso Madrid (dove per la Ferrari vinsero Niki Lauda nel 1974 e Gilles Villeneuve nel 1981, quando si tenne dietro per tutta la corsa un trenino di macchine e al traguardo i primi cinque piloti furono racchiusi in 1”24 secondi), al Montjuich, e dunque di nuovo nella città di Barcellona, a Jerez de la Frontera (dove nel 1990 trionfò Alain Prost con la F1-90) e, a partire dal 1991, sempre e solo a Montmelò. Qui con la Scuderia hanno vinto Michael Schumacher (cinque volte, la prima nel 1996 e poi dal 2001 al 2004), Felipe Massa (2007), Kimi Räikkönen (2008) e Fernando Alonso (2013).