Esclusivo | Grosjean e Magnussen ci raccontano le lezioni imparate nel karting
Poco prima del Gran Premio di Monza noi di Circus F1 abbiamo partecipato a una video chat live con i piloti e il team principal della Haas. Abbiamo dunque avuto l’occasione di porre personalmente una domanda a Romain Grosjean e Kevin Magnussen, approfittandone per chiedergli cosa si portano dietro dal loro passato agonistico sui go-kart.
Più precisamente, la domanda che abbiamo rivolto ai due alfieri della scuderia statunitense è stata: “Qual è il vostro ricordo più caro proveniente dai giorni del go-kart e quali lezioni imparate nel karting vi portate dietro ancora oggi in Formula 1?”
Grosjean è stato il primo a rispondere, enfatizzando il valore del go-kart nell’insegnare la disciplina automobilistica e preparare i piloti ad affrontare i massimi livelli del motorsport: “Penso che sia una bella domanda. Penso che nel karting impari praticamente tutto: come gareggiare, come difenderti, come attaccare, come sorpassare, quale livello di aggressività o coinvolgimento puoi mettere nelle corse, e ciò viene portato in Formula 1. Sai, nel karting impari che quando qualcuno prova a sorpassarti all’esterno puoi spingerlo largo e questo continua in Formula 1. Quindi, penso davvero che il karting sia il più importante per le nostre abilità in gara e il luogo dove impariamo la maggior parte di ciò che facciamo nel futuro”.
Magnussen ha condiviso ciò che ha dichiarato il compagno di squadra ed è stata sua premura sottolineare quanto siano speciali i ricordi che ha delle esperienze con i go-kart, in cui sfogava tutta la sua passione: “Penso che sia lo stesso per me. Sai, lì è davvero dove impari le sfaccettature delle corse. E sai, la domanda era anche “Qual è il vostro ricordo più caro?”. Voglio dire, i giorni in kart erano di grande divertimento. Sai, era un periodo in cui eri in pista tutto il tempo, quasi ogni giorno, allenandoti e poi andando alle gare nel weekend. Eri sempre a gareggiare. Mentre ora, c’è sempre – no, proprio in questo momento stiamo gareggiando quasi sempre, quindi va bene, ma sai, di solito non lo fai. Per tutto l’inverno non sei mai in macchina. E sai, era tutto nuovo da bambino, te lo godevi un sacco. Quindi, i miei ricordi dal karting sono alcuni dei migliori nella mia carriera”.
Proprio il danese è tornato alle origini agli inizi di giugno per allenarsi in vista del ritorno alle gare dopo la lunga pausa causata dal COVID-19. Dunque, entrambi gli alfieri della Haas dimostrano quanto la “scuola del motorsport” sia vitale per la carriera di un pilota, per il suo lancio e anche per quando è già affermato in Formula 1. Le parole di Grosjean e Magnussen richiamano quelle di Ayrton Senna, che sosteneva che il go-kart costituisse la formazione più importante per un pilota. Inoltre, la leggenda brasiliana ribadiva che solo il karting fosse competizione pura, l’essenza delle corse e la categoria in cui aveva sfidato il suo avversario più tosto di sempre, nonché il pilota più completo con cui avesse mai lottato: Terry Fullerton, campione del mondo di go-kart nel 1973.
Indubbiamente, il primo amore non si scorda mai e molte delle lezioni apprese nei go-kart vengono applicate dai piloti anche al vertice del motorsport. Dopo tutto, il karting non rappresenta solo le basi dell’automobilismo, ma anche la città natale in cui si fondano le radici delle gesta sportive e del carattere degli alfieri della Formula 1. Quindi, è sempre interessante, se non poetico, ripercorrere il filo della loro carriera e della loro passione, del fuoco che li ha spinti dai primi giri su una pista di piccoli mezzi a quattro ruote alle gare della massima serie sui circuiti più importanti del mondo.
Noi di Circus F1 vi terremo, come sempre, aggiornati anche su questo. Rimanete collegati!