F1, Ferrari: tempo scaduto per gli sviluppi. Ora dovrà spendere gettoni per modificare la SF1000!
Il 15 settembre scorso è scaduto il termine per presentare sviluppi su una seconda serie di componenti delle attuali monoposto 2020. Ora tutti i team che vorranno apportare modifiche alle vetture dovranno cominciare a spendere i pochi gettoni a loro disposizione!
Per martedì 15 settembre la FIA aveva posta il secondo e ultimo blocco per gli sviluppi alle monoposto di questa stagione che, lo ricordiamo, saranno anche quelle che dovranno gareggiare nella prossima. La pandemia e la conseguente crisi economica, aveva spinto i team e la FIA a trovare un accordo per una riduzione dei costi: posticipo al 2022 dell’entrata in vigore del nuovo regolamento, congelamento delle vetture 2020 da utilizzare anche nel 2021 e progressiva introduzione del budget cap per limitare le spese dei team.
In questo scenario, la FIA ha posto due scadenze precise: la prima in occasione del Gran Premio d’Austria e la seconda a metà settembre.
In occasione della gara al Red Bull Ring, i team sono stati “costretti” ad omologare le seguenti componenti: Scocca, Struttura fondo anteriore, struttura impatto posteriore, gruppo cambio, gruppo impianto frenante, cerchi, pompa benzina, radiatori dell’acqua e radiatori olio.
La scadenza del 15 settembre ha previsto l’ulteriore congelamento di: struttura impatto anteriore (musetto), scalino del fondo vettura, due versioni di DRS, gruppo sospensione anteriore, gruppo sospensione posteriore, componenti per il pit stop, cablaggi elettrici e una serie di componenti elettrici minori.
Come si può evincere dalla lista qui sopra, le possibilità di “sviluppo” sia in questa stagione che nella prossima riguardano pochi e specifici settori della monoposto. Tutti gli interventi sulle componenti elencati consumeranno dei gettoni, uno per le parti “minori” (es. scalino, DRS, componenti elettronici, struttura fondo, pompa benzina, radiatori, etc…) mentre occorrerà spendere due token per le parti più importanti (es. scocca, cambio, freni, musetto, sospensioni, etc…).
Ogni team, dal 15 settembre in avanti, avranno a disposizione solamente 2 gettoni per la fine del 2020 e tutta la stagione 2021. Ogni costruttore potrà decidere quando spendere e sopratutto su quali sviluppi concentrare la spesa!
La Ferrari, incapace fino ad ora di portare in pista il ben che minimo sviluppo ad una monoposto nata male, si trova ora nella difficile condizione di dover spendere dei gettoni per eventuali modifiche alle parti sopra citate. Se avesse per esempio portato un nuovo muso in occasione della gara del Mugello, quello stesso muso poteva essere utilizzato poi nel finale di stagione e nel 2021 senza esborso di gettoni. Qualora invece un eventuale nuovo musetto fosse portato in pista nel prossimo weekend di Sochi, la Ferrari esaurirebbe i due token a sua disposizione e nessun’altra modifica delle parti in elenco potrà essere poi fatta, fino alla fine della stagione 2021.
Quanto descritto rappresenta chiaramente un altro grosso errore dell’attuale Gestione Sportiva di Maranello: se non un errore tecnico, un clamoroso errore di programmazione! Al di là delle imbarazzanti dichiarazioni di Mattia Binotto, i problemi della SF1000 sono noti, anche a Maranello, sin dai test invernali. Nonostante questo e nonostante le due scadenze fissate con largo anticipo, il Team Principal della Scuderia Ferrari nonché Direttore Tecnico del Team – almeno fino a poche settimane fa – non è riuscito a programmare nemmeno un set minimo di sviluppo per ovviare a qualcuno dei diversi problemi della SF1000. Questo ha comportato un evidente e ulteriore passo indietro dal punto di vista delle prestazioni della monoposto rossa in quanto quasi tutti gli altri team hanno invece saputo mettere in pista diversi sviluppi.
La resa della Ferrari per questo 2020 ma anche per il 2021 ci pare sempre più evidente, anche se ancora parzialmente inspiegabile!