La Scuderia di Maranello ha svelato la nuova livrea della Ferrari SF1000 che vedremo al Mugello.
Il momento più atteso dell’anno è arrivato: la Scuderia Ferrari si appresta a disputare nel fine settimana il proprio Gran Premio numero 1000 ed è pronta a celebrare questa pietra miliare all’Autodromo del Mugello, impianto di proprietà della Casa di Maranello che ospiterà per la prima volta una gara della categoria regina del motorsport.
Nella storia
La Casa di Maranello per onorare questa ricorrenza unica ha pensato a una serie di iniziative, a cominciare da una livrea celebrativa. Le SF1000 per tutto il fine settimana toscano scenderanno in pista con una livrea color amaranto che ripropone esattamente la tonalità di rosso con la quale le prime monoposto di Formula 1 del Cavallino Rampante, le 125 F1, scesero in pista nel Gran Premio di Monaco il 21 maggio 1950. Da allora la Ferrari c’è sempre stata, in ogni campionato, ed è così da 71 anni. Anche Charles Leclerc e Sebastian Vettel avranno delle tute speciali per questa corsa unica, mentre sugli spalti per la prima volta dallo scoppio della pandemia di Covid-19 tornerà il pubblico. Si tratterà di meno di tremila persone al giorno a partire da venerdì, tutte distanziate socialmente, ma è anche questo un importante segnale di ripartenza e fiducia. Le celebrazioni coinvolgeranno anche la vicina Firenze, con un evento che avrà luogo nel cuore della città sabato sera e sarà trasmesso sul sito e sui canali social della Scuderia Ferrari. Domenica infine, prima del via, il figlio d’arte e pilota della Ferrari Driver Academy (FDA) Mick Schumacher scenderà in pista al volante di una F2004 che venne guidata dal padre Michael nella sua ultima stagione iridata: è il modo migliore per ricordare la vettura più vincente della storia della Scuderia e il suo impareggiabile pilota.
Punto di riferimento
Inaugurata nel 1974 come naturale evoluzione del Circuito Stradale nato nel 1914, il tracciato è adagiato sulle colline della municipalità di Scarperia e San Piero a Sieve. Da tempo tra gli impianti più amati dai piloti così come da tutto il mondo del motorsport, l’Autodromo del Mugello è di proprietà della Ferrari dal 1988 ed è tra le poche piste che la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) ha certificato con la qualifica 3-Star Level. L’impianto ha infatti superato il test ambientale messo a punto dalla Federazione, ottenendo così un riconoscimento per l’eccellenza delle politiche di sostenibilità adottate.
Curve iconiche
Il Mugello, lungo 5.245 metri, è uno dei circuiti più spettacolari al mondo. La prima staccata, per affrontare la curva San Donato, propone la frenata più impegnativa del tracciato, perché ci si arriva dal lungo rettilineo del traguardo alla massima velocità. In uscita si deve tenere conto del fatto che immediatamente dopo si incontra la esse formata dalle curve Luco e Poggio Secco. Un breve rettilineo porta a una seconda esse, formata dalla Materassi e dalla Borgo San Lorenzo che sono seguite da altre due pieghe in sequenza nella direzione opposta: la Casanova e la Savelli. A questo punto si giunge alle due curve più spettacolari della pista: la Arrabbiata 1 e la Arrabbiata 2. La seconda, in particolare, è insidiosa perché il terreno scollina e non è facile comprendere quale sia la traiettoria migliore da seguire. La esse successiva è formata dalle curve Scarperia e Palagio. Un breve rettilineo porta al curvone denominato Correntaio dopo il quale c’è la quarta esse veloce formata dalle curve Biondetti 1 e Biondetti 2. Il giro a questo punto è quasi terminato: prima della linea del traguardo rimane solo la Bucine, una piega da 180 gradi che riporta sul rettilineo principale.
Piero Ferrari, Vice Presidente della Scuderia fondata dal padre Enzo, ha così commento: “Un traguardo così importante come i 1000 Gran Premi della Scuderia Ferrari nel Campionato del Mondo di Formula 1 non poteva non essere contrassegnato da qualcosa di speciale. È per questo motivo che abbiamo deciso di dedicare all’evento una livrea commemorativa: le SF1000 scenderanno in pista al Mugello con quel colore rosso amaranto che caratterizzava la 125 S, la prima vettura da competizione a portare il nome Ferrari. Saranno amaranto anche le tute dei piloti. IInoltre inumeri di gara sulle vetture di Charles e Sebastian riprendono la tradizione degli anni Cinquanta, quando erano verniciati a mano sulla carrozzeria”.
“È un omaggio alle nostre origini – ha poi aggiunto Ferrari -: da lì è partita la straordinaria storia della Ferrari, caratterizzata dall’incessante desiderio di competere accompagnato dalla volontà di costruire vetture stradali eccezionali per tecnologia e design. La Ferrari è un’azienda unica al mondo perché la sua anima è allo stesso tempo quella di un costruttore automobilistico e di una squadra sportiva, un nesso inscindibile che mai nessuno ha messo in discussione”.
Il Vice Presidente della Ferrari ha poi concluso dicendo: “Soltanto pochi mesi fa nessuno avrebbe mai immaginato che la millesima gara si potesse svolgere proprio all’Autodromo del Mugello, la nostra pista. Mi fa piacere che nella denominazione ufficiale del Gran Premio la Formula 1 abbia voluto rendere omaggio alla Ferrari, l’unica squadra che è sempre stata presente in oltre settant’anni di storia di questo sport”.