Ancor prima di Lewis Hamilton, le cui vittorie ormai non fanno più notizia, il vero trionfatore del Gp della Toscana è stato il circuito che l’ha ospitato: l’autodromo del Mugello. Unica vera star attorno alla quale domenica ha girato come un pianeta tutta la F1. Pista “old style”, tecnica, difficile, ricca di saliscendi ricavati dalle suggestive colline di Scarperia e dotata di quei curvoni da pelo sullo stomaco che solo gli intenditori della guida riescono ad apprezzare. Una tipologia di percorso che ricorda tantissimo l’iconico tracciato del Gp del Belgio.
E se Imola è il piccolo Nurburgring, Mugello potrebbe essere ribattezzato il piccolo Spa-Francorchamps. Ma anche no. Elementi in comune a parte, Imola è Imola e il Mugello è semplicemente il Mugello. Stop! Tracciato che ha deliziato i piloti del Circus, letteralmente ammaliati da percorsi con questi layout. Il tutto immerso in un paradiso ambientale potenziato da un’organizzazione certosina per tutto il weekend e con il valore aggiunto, importantissimo, della sicurezza. Incidenti come quello di Lance Stroll, molti anni fa ma anche oggi su piste non attrezzate, avrebbe potuto avere ben altri e drammatici epiloghi. Invece si è concluso come un normale crash di gara e un pilota, magari spaventato, ma uscito dall’abitacolo con le proprie gambe cosciente e senza un graffio.
Mugello ha superato la prova della tesi di laurea della F1 con 110 e lode. Fascino da brivido e sicurezza ai massimi livelli per un impianto da sogno. Due elementi basilari (assieme all’aspetto economico ovviamente) per chi, oggi, intende presentarsi al cospetto della F1 per organizzare una gara. E, visto che il Mugello c’è stato a pieni voti perché non riconfermarlo nei prossimi calendari del Mondiale? Ad ogni modo, domenica la Ferrari, proprietaria della struttura, ha timbrato la prima, forse unica, vittoria del 2020, in attesa che arrivino tempi migliori per tornare ad essere protagonisti anche in pista. Perché al momento le prestazioni sono talmente scadenti da potere generare solo rossore in chi gestisce il Cavallino. Senza aggiungere altro…