Il prossimo 13 settembre 2020, andrà in scena il primo GP della Toscana. Il circuito del Mugello sarà il grande protagonista di questo atteso evento, il quale — ne siamo certi — regalerà al pubblico appassionato e agli addetti ai lavori un entusiasmante weekend di Formula 1.
San Donato, Luco-Poggio Secco, Materassi, Borgo San Lorenzo, Casanova-Savelli, Arrabbiata 1 e 2, Scarperia-Palagio, Correntaio, Biondetti, Bucine ed il lungo rettilineo: finalmente le mitiche curve e gli iconici passaggi di uno dei più bei tracciati al mondo ospiterà un inedito GP iridato di F1. 5,245 km da lasciare senza fiato. 5,245 km i quali sapranno esaltare le caratteristiche tecniche e le inaudite prestazioni delle odierne monoposto di F1.
Sino ad oggi, il saliscendi toscano aveva accolto le monoposto di F1 solo in sessioni di test privati o collettivi. Test collettivi come quelli svolti dal 1 al 3 maggio 2012: eravamo nell’era del binomio Red Bull-Vettel, dei V8 aspirati di 2400cc, delle post-combustioni all’interno degli scarichi soffianti e dei blown diffuser.
Il ricordo di chi scrive di quei test è ancora vivo: impossibile descrivere appieno suoni e sensazioni nel veder sfrecciare le monoposto alla Casanova-Savelli e “mangiarsi” l’Arrabbiata 1 e 2 in men che non si dica.
Il circuito del Mugello è solito ospitare gare di auto (campionati nazionali e internazionali) e moto; in questo senso, il piatto forte è costituito, da molti anni, dal GP d’Italia del Motomondiale.
Se GP motociclistici a titolazione mondiale sono di casa, corse automobilistiche iridate sono merce rara in quel del Mugello. Per trovare l’ultima, vera gara automobilistica a titolazione mondiale occorre andare al 2006, anno della ultima edizione della 500 km del Mugello (campionato FIA GT).
Nel 1965, nasce il legame tra il circuito del Mugello ed il World Sportscar Championship. È il 6 giugno 1965 quando va in scena il XII Circuito del Mugello, gara da disputarsi sulla distanza dei 500 km. Siamo ancora nell’era del vecchio circuito del Mugello, tracciato cittadino che si snoda per ben 66,200 km. La corsa è valevole quale decima prova del World Sportscar Championship e quinta prova del campionato Federazione Italiana Scuderie Automobilistiche. A vincere è la Ferrari 250 LM “Montegrappa” condotta da Mario Casoni e Antonio Nicodemi.
Nel 1966, il Mugello ospita l’ottava prova del World Sportscar Championship: 66,200 km per un totale di 530 km di gara complessivi. A spuntarla è la ufficiale Porsche 906 (telaio 119) “Porsche System” condotta da Gerhard Koch/Jochen Neerpasch.
Il dominio Porsche si concretizza anche nel 1967, allorché i 66,200 km del Mugello accolgono la nona prova dell’International Manufacturers Championship. Udo Schütz e Gerhard Mitter portano al successo la Porsche 910 (telaio 025) “Porsche System”, ultimando gli 8 giri di gara in poco meno di 4 ore e 20 minuti.
Nel 1975 si apre un nuovo ciclo per il binomio Mugello-World Championship for Makes: il Mondiale torna sul circuito toscano, frattanto trasformato nel circuito di 5,245 km che tutti noi apprezziamo da decenni.
Ad aggiudicarsi la prima edizione della 1000 km del Mugello è la Alpine-Renault A441 Turbo “Elf Alpine Renault”, condotta da Jean-Pierre Jabouille/Gérard Larrousse. L’equipaggio francese precede l’Alfa Romeo 33 T33/TT/12 CC 11512-008 condotta da Arturo Merzario/Jacky Ickx.
Dal 1977 al 1981, il format viene modificato: i 1000 km lasciano il posto alle 6 ore. Nel 1977 trionfa la Porsche 935/77 (telaio 003) “Martini Racing” Gr.5 condotta da Rolf Stommelen/Manfred Schurti, nel 1978 è la volta della Porsche 935/77A /telaio 930 880 0020) Gr.5 “Gelo Racing Team” condotta da Toine Hezemans/Hans Heyer/John Fitzpatrick, nel 1979 trionfa un’altra Porsche 935/77A (telaio 930 880 0015) del “Gelo Racing Team” affidata a John Fitzpatrick/Manfred Schurti/Bob Wollek.
È la Lancia, nel 1980, ad interrompere il dominio Porsche. Il 13 aprile, giorno della 6 Ore del Mugello (terza prova del World Championship for Makes 1980), Riccardo Patrese ed Eddie Cheever (al contempo impegnati in F1) portano al successo la Lancia Beta Montecarlo Turbo Gr.5 (telaio 1004) “Lancia Corse”, a precedere la gemella ufficiale (telaio 1005) condotta da Michele Alboreto/Walter Röhrl.
Al successo della Lancia segue quello di un’altro costruttore italiano: nel 1981, infatti, ad aggiudicarsi la 6 Ore del Mugello (terza prova in calendario del World Championship for Drivers and Makes) è la Osella PA9-BMW (telaio 107) “Osella Squadra Corse” di classe S2.0 condotta da Giorgio Francia/Lella Lombardi.
L’era del FIA World Endurance Championship e del leggendario Gruppo C pone fine alla 1000 km del Mugello. Due le edizioni andate in scena nel corso di questo glorioso periodo per l’Endurance e per le ruote coperte iridate: 1982 e 1985.
Nel 1982, è un altro tripudio Lancia. Il 19 settembre 1982, a trionfare alla rediviva 1000 km del Mugello è la Lancia LC1 (telaio 001004) “Martini Racing” Gr.6 condotta da Piercarlo Ghinzani/Michele Alboreto. L’equipaggio italiano ultima 191 giri alla media di 158,735 km/h, percorrendo 1001,795 km. Al 2° posto si classifica la biposto gemella, la LC1 (telaio 001002) affidata ad Alessandro Nannini/Corrado Fabi.
Il 14 aprile, la 1000 km del Mugello dà il via al World Endurance Championship 1985. A vincere la corsa è la Porsche 962C (telaio 002) “Rothmans Porsche” Gr. C1 condotta da Jacky Ickx/Jochen Mass. La Casa di Weissach monopolizza il podio grazie al 2° posto della 962C (telaio 110) “Porsche Kremer Racing” affidata a Marc Surer/Manfred Winkelhock e al 3° posto ottenuto dalla 962C (telaio 107) gestita dal “Brun Motorsport”, condotta da Stefan Bellof/Thierry Boutsen.
Da notare i nomi dei piloti, gran parte dei quali impegnati tanto nelle ruote coperte quanto in F1.
28 settembre 1997: una gara automobilistica a titolazione mondiale torna a calcare l’asfalto del Mugello. Si tratta della 4 Ore del Mugello, nona prova del neonato FIA GT. La corsa è vinta dalla McLaren F1 GTR-BMW “BMW/Schnitzer Motorsport” di classe GT1 condotta da JJ Lehto/Steve Soper.
Il Mugello torna in calendario nel 2006, con la 500 km FIA GT (17 settembre). A spuntarla è l’Aston Martin DBR9 “Race Alliance” GT1 affidata a Karl Wendlinger/Philipp Peter.
Tra pochi giorni, spetterà alla nobile Formula 1 riallacciare il legame tra il Mugello ed i campionati a titolazione mondiale sotto egida FIA. Sarà proprio il circuito di proprietà della Ferrari a far da palcoscenico al 1000° GP in F1 della Casa di Maranello, il 1027° GP della storia della Formula 1.
Dove eravamo rimasti? Nei test collettivi svolti dal 1 al 3 maggio 2012, il più veloce — nei tre giorni — era stato Romain Grosjean. L’attuale pilota della Haas, faceva segnare il tempo di 1’21”035 al volante della Lotus E20-Renault. È quello fatto segnare da Grosjean l’unico tempo ufficiale di una F1 sul tracciato del Mugello. I tempi fatti segnare da altre vetture nel corso di sessioni di test privati, infatti, non rappresentano prestazioni ufficiali.
Un crono che, senza dubbio, verrà largamente battuto dalle vetture di Formula di nuova generazione.
A corredo dell’articolo, una foto evocatrice di quei test collettivi datati 2012: Michael Schumacher al volante della Mercedes F1 W03.
La mente corre già all’ultimo giro del GP della Toscana: chi uscirà in prima posizione dalla Bucine?