F1, confronto Hamilton-Schumacher: per Alonso il migliore resta Michael
Lewis Hamilton o Michael Schumacher? Chi è il migliore tra i due campionissimi? Premettendo che vale sempre la regola generale dell’improbabile comparazione tra piloti di epoche diverse, è sempre fattibile operare un interessante raffronto basato su caratteristiche, qualità e temperamento dei piloti. Così come ben spiegava Enzo Ferrari nel suo celebre libro ‘Piloti che gente…’: “Impossibile, dunque, qualsiasi fondato paragone. Ma si potranno forse tentare degli accostamenti, anche se soggettivi”.
Sul duello epocale Hamilton-Schumacher, già da mesi si sprecano le valutazioni, soprattutto da quando il pilota inglese ha iniziato ad avvicinarsi al record assoluto di vittorie del tedesco e a quello, altrettanto brillante, dei titoli mondiali vinti. Proprio mentre Lewis si appresta ormai ad eguagliare e a superare i 91 trionfi sul singolo Gp di Michael, in merito al confronto tra i due è intervenuta una voce illustre: quella di Fernando Alonso, il quale nel 2021 ritornerà in F1 con la Renault. Per lui, che li ha affrontati entrambi in pista inscenando acerrimi duelli non ci sono dubbi, il migliore resta Schumacher.
Alla Bild ha infatti dichiarato: “Sono epoche diverse e – premette Alonso – macchine con diversi livelli di prestazioni. Ma ricordo Michael Schumacher come un pilota difficile da battere, anche per i migliori talenti. Aveva quel piccolo qualcosa in più. Lewis è molto bravo e il migliore della sua generazione, ma non ha vinto il Mondiale quando era compagno di squadra di Button alla McLaren. E poi – fa notare – alla Mercedes, anche Nico Rosberg ha vinto il titolo iridato. A Michael non è mai capitato niente del genere. Lui vinceva sempre, quindi per me Schumacher resta un gradino sopra Hamilton”.
Entrambi, tra l’altro, si sono misurati quando Hamilton era l’astro nascente della F1 e l’ex ferrarista nel pieno della sua seconda (e non florida) carriera sotto le insegne della Mercedes. La stessa scuderia che dal 2014 ha portato Lewis sul tetto del mondo. Epica la loro battaglia a Monza nel 2011 a suon di sorpassi e controsorpassi. Due campioni, due leader, due grandissimi manici, due predatori delle piste nati per essere primi senza fare sconti a nessuno ma fuori dal circuito parecchio diversi: molto più riservato e concentrato sulla propria professione di pilota inserito in un team Michael rispetto a Lewis, il quale invece lascia volutamente aperta la porta alla sua sfera privata e alle tante attività che, sfruttando i successi in pista, lo hanno portato alla creazione di un vero e proprio brand che porta il suo nome travalicando il puro lato sportivo.