“Non ce l’aspettavamo ma con una buona partenza può succedere di tutto”. Ecco come risvegliare in un attimo il popolo ferrarista afflitto da un’annata ingloriosa. Ci è riuscito inaspettatamente Charles Leclerc con questa dichiarazione dopo le qualifiche del Nurburgring sull’altopiano dell’Eifel timbrando il miglior risultato finora ottenuto dalle Rosse in questo deprimente 2020.
Quarto a sette decimi dalla pole. Non era mai accaduto. Anche al Gp di Gran Bretagna il giovane monegasco aveva piazzato la Ferrari nella stessa piazzola in griglia di partenza ma ad oltre 1” dal primo di allora, Lewis Hamilton. Un risultato incoraggiante, non definitivo, ma sono quelle botte di vita che ci vogliono per aprire una piccola grande luce in fondo al tunnel nel bilancio di un Mondiale, ad oggi, disastroso per Maranello. Un guizzo fuoriuscito soprattutto dal dna di Charles, al di là di alcuni indubbi progressi della SF1000.
Basta notare la performance molto più ridimensionata del compagno Seb Vettel a parità di vettura aggiornata, il quale ha chiaramente ammesso la propria attuale impotenza affermando: “Con la macchina che ho non posso fare di più”. Un lampo nel buio questo di Leclerc che alimenta una speranza ammazzata da risultati indegni della Ferrari. Proprio ciò di cui ha bisogno adesso il tifoso della Rossa per ricevere una boccata di ossigeno e respirare aria di speranza. In attesa della gara, attesa finalmente dai supporter del Cavallino con quell’antica trepidazione di cui si erano perse le tracce.