Con la conquista della novantunesima vittoria in carriera arrivata nel Gran Premio dell’Eifel, Lewis Hamilton ha eguagliato Michael Schumacher come pilota con più gran premi vinti in Formula 1. La marcia inarrestabile del sei volte campione del mondo lo ha sin qui portato a rompere numerosi record, tra cui quello di maggior numero di pole position, maggior numero di podi e maggior numero di punti messi a referto in carriera. Il passaggio di consegno ideale tra i due campionissimi è avvenuto nel 2006: Schumacher annuncia il ritiro dalle corse a Monza, Hamilton viene annunciato come pilota ufficiale McLaren per il 2007 nel mese di novembre. Il pilota nativo di Stevenage ci arriva da campione della Formula 2, a coronamento di un impressionante percorso di avvicinamento al vertice del motorsport. I due si sono poi sfidati in pista dal 2010 al 2012, quando il Kaiser fece ritorno nel circus al volante della Mercedes. Dopo un triennio avaro di soddisfazioni, il suo sedile fu rilevato dallo stesso Hamilton.
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— Mercedes-AMG F1 (@MercedesAMGF1) October 11, 2020
In occasione di questo simbolico passaggio del testimone, ripercorriamo alcune delle loro vittorie in Formula 1, partendo proprio dal primo sigillo. Schumacher vinse per la prima volta in carriera a Spa nel 1992, al volante della Benetton. L’allora giovane promessa tedesca aveva debuttato proprio in Belgio l’anno prima con la scuderia Jordan. Notato immediatamente da Flavio Briatore, fu portato in squadra a partire dal gran premio successivo. La prima volta di Hamilton risale alla stagione d’esordio, il 2007, quando si impose in Canada dopo aver conquistato la pole position. All’esordio in Formula 1 il pilota inglese colse nove podi consecutivi e quattro vittorie, perdendo il titolo in modo rocambolesco all’ultima gara.
La decima vittoria di Michael arriva nel 1994 a Jerez de la Frontera nel Gran Premio d’Europa. È la terzultima tappa di un campionato combattuto punto a punto con la Williams di Damon Hill. La contesa si sarebbe risolta all’ultima gara di Adelaide, quando Schumacher non esitò a chiudere bruscamente la traiettoria a Hill mentre si apprestava a sopravanzarlo. Il doppio ritiro consegnò il primo titolo in carriera a Schumacher. Hamilton ha conquistato il decimo successo in Ungheria nel 2009, nel corso di un’annata contraddistinta dalla scarsa competitività della McLaren che male aveva interpretato i nuovi regolamenti. Lewis non potè difendere il primo titolo conquistato l’anno precedente ai danni della Ferrari di Felipe Massa.
Il ventesimo sigillo di Schumacher è anche la prima vittoria in Ferrari dell’allora due volte iridato: Michael, che aveva sposato la causa di Maranello nel 1996, si impose a Barcellona sotto il diluvio in una prima stagione in Rosso in cui avrebbe colto tre successi. Il ventesimo successo di Lewis arriva a Monza nel 2012, il penultimo della sua storia con McLaren in una stagione travagliata a causa dei molti problemi di affidabilità. Sono i giorni dell’annuncio del passaggio in Mercedes: in molti pensano a una mossa dettata da fattori economici, non sarà così.
Il trentesimo successo di Schumi risale a Magny-Cours nel 1998. Il pilota tedesco e la Ferrari inseguono ancora il primo titolo del loro connubio, il percorso dopo il 1997 e il duello con Villeneuve terminato sulla ghiaia è ancora in salita. Hamilton conquista la trentesima vittoria a Suzuka nel 2014: due gare più tardi sarebbe diventato il pilota britannico con più successi in Formula 1 e al termine della stagione si sarebbe laureato campione del mondo per la seconda volta.
Schumacher raggiunge quota 40 in Canada nel 2000. È l’anno del primo alloro iridato in Ferrari, dopo che uno sfortunato incidente lo aveva privato della possibilità di contendere il titolo ad Hakkinen e Irvine l’anno precedente. Sarà l’inizio di un ciclo impressionante in cui arriveranno cinque titoli piloti consecutivi. Hamilton taglia l’analogo traguardo a Monza nel 2015, stagione in cui avrebbe conquistato il terzo titolo in carriera. Il campione inglese sul tracciato brianzolo vanta un ruolino di marcia notevole, con sette pole position e cinque vittorie.
Il cinquantesimo successo di Schumacher arriva a Magny-Cours nel 2001, tracciato su cui ha trionfato ben otto volte in carriera. La cinquantesima affermazione di Hamilton arriva negli Stati Uniti, ad Austin, nel 2016. È una stagione caratterizzata da una sfida senza esclusione di colpi con il rivale nonché compagno Nico Rosberg, che diventerà campione anche grazie ai problemi di affidabilità patiti da Hamilton nel corso di tutta la stagione. Il pilota tedesco saluterà il circus pochi giorni dopo.
Il sessantesimo sigillo di Michael arriva a Silverstone nel 2002, sono gli anni del dominio Ferrari, della “splendida noia“. Hamilton taglia lo stesso traguardo nel 2017 a Singapore, lo stesso Gran Premio in cui l’autoscontro al via tra i piloti Ferrari e Verstappen sarà un primo segnale di un titolo che prende la via di Brackley.
Schumacher taglia quota 70 vittorie a Indianapolis nel 2003. A fine stagione si laurea campione del mondo per la sesta volta in carriera, battendo Raikkonen per appena due punti. Hamilton raggiunge l’analogo nel Gran Premio di Russia 2018: in Mercedes chiedono al leader della gara Bottas di far passare il compagno in chiave iridata nonostante un buon margine di punti su Vettel.
L’ottantesima vittoria del Kaiser di Kerpen arriva a Silverstone nel 2004. Il settimo titolo di Schumacher arriverà al termine di una stagione spaziale condita da ben tredici successi di tappa, record di vittorie in una singola stagione successivamente pareggiato da Vettel nel 2013. L’ottantesima affermazione di Hamilton risale al Gran Premio di Gran Bretagna del 2019: nella sua Silverstone Hamilton ha collezionato il record di successi nel gran premio di casa, ben sette.
A Monza nel 2006 Schumacher vince la novantesima gara e annuncia il ritiro dalle corse a fine stagione. L’ultima vittoria di Michael in Formula 1 è da antologia e arriva in Cina nel 2006: scattato sesto sotto la pioggia con pista che va asciugandosi rimonta e vince, affiancando a pari punti Fernando Alonso in cima alla classifica iridata. Il motore della Ferrari lo tradirà mentre è al comando del successivo Gran Premio del Giappone. La novantesima vittoria di Hamilton risale allo scorso Gran Premio di Toscana, in occasione del millesimo gran premio della Ferrari in Formula 1. Oggi un record che sembrava inavvicinabile è stato agguantato da chi negli ultimi anni non ha conosciuto limiti quanto a vittorie e titoli mondiali: Lewis Hamilton non ha alcuna intenzione di fermarsi, dove potrà arrivare?