Max Verstappen è il nuovo campione mondiale di Formula 1. Il pilota “orange”, dopo un GP di Abu Dhabi al cardiopalma, vince corsa e titolo. A Lewis Hamilton l’onore delle armi. Entrambi, infatti, hanno condotto un’ultima gara maschia ma estremamente corretta.
I complimenti vanno anche a Sergio Perez, autore di una gara magistrale e funzionale al risultato finale, contrastando Hamilton in una fase cruciale della corsa.
Una sfida epica, una sorta di Iliade tra dei moderni Achille ed Ettore. Una contesa che non solo ha visto confrontarsi due Assi del volante, ma anche due Team — Red Bull-Honda e Mercedes — guidati da Team Principal indubbiamente carismatici sebbene caratterialmente assai differenti.
Risultato giusto? Certamente, e senza appello.
Max Verstappen ha dimostrato, nell’arco dell’intera stagione, di saper fare la cosiddetta e proverbiale “differenza”. Il “predestinato”, finalmente, ha coronato l’obiettivo. È proprio Verstappen — al pari di Hamilton per la Mercedes — ad aver contribuito in larga parte a riportare sul tetto del mondo la Red Bull. Lo sappiamo: un pilota forte ha bisogno di una vettura vincente, una vettura vincente, per primeggiare, ha bisogno di un pilota forte. Il binomio Verstappen-Red Bull Racing, in questo senso, si è rivelato praticamente perfetto.
Un successo, quello del figlio di Jos, che va ad aggiungersi ai quattro trionfi consecutivi firmati Sebastian Vettel e risalenti agli anni 2010-2013. Verstappen centra, a Yas Marina, il suo 20° successo in F1, un bottino conseguito tra il GP di Spagna 2016 ed il GP di Abu Dhabi 2021. Dieci le vittorie conquistate da Verstappen nel solo 2021, compreso il contestato GP del Belgio, mai corso. Impressionante la crescita, tecnica e psicologica, del neocampione della Red Bull.
Per la Red Bull, invece, si tratta del 5° titolo Piloti in 17 stagioni di attività della scuderia. Torna al successo anche la Honda: era dal 1991 che la Casa nipponica non conquistava un titolo Piloti di F1. Da Ayrton Senna a Max Verstappen, dalla McLaren Mp4/6 alla Red Bull RB16B, dal V12 aspirato RA121E al V6 Turbo ibrido RA621H.
Chi, invece, non esce bene dalla contesa iridata sono la FIA, Michael Masi e Toto Wolff. Il sorpasso regolare di Verstappen ad inizio gara, il taglio di Hamilton e la mancata investigazione costituisco l’ennesima contraddizione “made in FIA”. Ciò che era ed è stato sanzionabile — il taglio di pista — sino a Jeddah, ad Abu Dhabi non è stato più sanzionabile.
Un comportamento che alimenta sospetti. Se “it’s racing” deve essere, che lo sia sempre!
Il finale del GP di Yas Marina è thrilling. L’incidente occorso a Nicholas Latifi, le procedure per recuperare la sua Williams FW43B-Mercedes, l’ingresso della Safety Car, il timore che la corsa potesse terminare sotto regime di Safety Car, la decisione — tardiva ma comunque saggia — di far compiere ai piloti almeno un ultimo giro: situazioni farraginose e che hanno destato malcontenti e ulteriori sospetti.
Fortunatamente, Masi ha concesso un ultimo giro ai piloti, così in grado di giocarsi il titolo in pista. Una scelta giusta che, tuttavia, ha mandato su tutte le furie Toto Wolff.
Anche la gestione dei doppiati in regime di Safety Car si è rivelata, da parte di Masi, impacciata e parziale.
Un Toto Wolff che — carta canta — ha dimostrato di non saper perdere. Gioire per le vittorie e fare i complimenti agli avversari da vincenti è facile, ma la vera sportività emerge nelle sconfitte. E Wolff — citando una battuta di un film — ha toppato alla grande. Confidiamo, da parte del manager austriaco, in una analisi più lucida della corsa nelle prossime ore.
Di sicuro, la sconfitta di Hamilton farà storcere il naso a parecchie persone, all’interno della FIA e non solo. Il pilota-uomo immagine inglese, infatti, incarna ciò che oggi la politica mondiale e la F1 — sempre più inutilmente politicizzata — propagandano in modo demagogico e ipocrita: tutela dell’ambiente, anti-razzismo, diritti umani, animalismo e via discorrendo. Lo showbiz mondiale vive una sorta di lutto.
Oggi, non basta più essere dei “semplici piloti”, purtroppo.
Per la Formula 1, va in archivio un 2021 da cineteca, nel bene e nel male. Il 2022, con tutto il suo carico di novità, bussa già alle porte…
GP ABU DHABI F1 2021 ORDINE D'ARRIVO - Domenica 12 Dicembre 2021 Pos Nr Pilota Team Tempo/Gap 1 33 Max Verstappen Red Bull-Honda 2 44 Lewis Hamilton Mercedes 3 55 Carlos Sainz Ferrari 4 22 Yuki Tsunoda AlphaTauri-Honda 5 10 Pierre Gasly AlphaTauri-Honda 6 77 Valtteri Bottas Mercedes 7 4 Lando Norris McLaren-Mercedes 8 14 Fernando Alonso Alpine-Renault 9 31 Esteban Ocon Alpine-Renault 10 16 Charles Leclerc Ferrari 11 5 Sebastian Vettel Aston Martin-Mercedes 12 3 Daniel Ricciardo McLaren-Mercedes 13 18 Lance Stroll Aston Martin-Mercedes 14 47 Mick Schumacher Haas-Ferrari
CLASSIFICA PILOTI F1 2021 1 M. Verstappen Red Bull 395,5 2 L. Hamilton Mercedes 387,5 3 V. Bottas Mercedes 226 4 S. Perez Red Bull 190 5 C. Sainz Ferrari 164,5 6 L. Norris McLaren 160 7 C. Leclerc Ferrari 159 8 D. Ricciardo McLaren 115 9 P. Gasly AlphaTauri 110 10 F. Alonso Alpine 81 11 E. Ocon Alpine 74 12 S. Vettel Aston Martin 43 13 L. Stroll Aston Martin 34 14 Y. Tsunoda AlphaTauri 32 15 G. Russell Williams 16 16 K. Raikkonen Alfa Romeo 10 17 N. Latifi Williams 7 18 A. Giovinazzi Alfa Romeo 3 19 M. Schumacher Haas 0 20 N. Mazepin Haas 0 CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2021 1 Mercedes 613,5 2 Red Bull 585,5 3 Ferrari 323,5 4 McLaren 275 5 Alpine 155 6 AlphaTauri 142 7 Aston Martin 77 8 Williams 23 9 Alfa Romeo 13 10 Haas 0