Dopo l’impresa di Nico Rosberg nel 2016, Sebastian Vettel e la Ferrari ci hanno provato invano a battere Lewis Hamilton nel biennio 2017-2018 tra grandi imprese e svarioni da rossore istantaneo. In questi anni però la F1 aveva già trovato e stava covando il vero anti-Hamilton: un giovanissimo baby-prodigio olandese figlio d’arte arrivato con la prorompenza e la velocità strabiliante tipica del predestinato campionissimo in erba. All’esordio con la Red Bull nel Gp di Spagna 2016 stupì tutti diventando il più giovane pilota vincitore di un Gp di F1 battendo il precedente record che apparteneva proprio a Vettel. Il passaggio di testimone era già in atto.
Il profilo di un predestinato campione velocissimo, rude e aggressivo
Adesso, cinque anni dopo, la suggestiva cornice di Abu Dhabi a conclusione di un Mondiale strabiliante come la gara di oggi, consacra definitivamente Max Verstappen eleggendolo nuovo re nella stagione in cui nessuno se lo aspettava con il dominio Mercedes in quest’era turbo-ibrida e i regolamenti pressoché congelati. Appena la Red Bull gli ha messo a disposizione una vettura da primo posto dalla prima gara, la maturazione del campione è stata completata nell’atto di lanciare la sfida a Lewis. Gli eccessi giovanili sono svaniti, si è sviluppata enormemente la capacità di gestione tattica, il saper correre con la testa risparmiando le forze quando è necessario e attaccando nel momento giusto. È rimasta quell’aggressività intimidatoria marchio di fabbrica di altri grandi nomi di questo sport del passato e del presente, soprattutto in fase giovanile. Lui è fatto così. A volte esagera arrivando al limite della scorrettezza che qualche volta oltrepassa ma fa parte della sua natura. Prendere o lasciare e, comunque, l’eccezionale bravura non si discute.
La prima parte dell’impresa: partenza lanciata e brusca ricaduta
Nel corso del mondiale ha compiuto l’impresona in tre riprese. Dopo un avvio equilibrato nelle prime due gare con un bilancio in perfetta parità tra lui e il rivale, la qualità tecnica della Red Bull mette le ali a Verstappen dal Gp di Monaco. Max infila quattro vittorie cristalline (di cui tre consecutive) e perde clamorosamente la stradominata corsa di Baku a vantaggio del compagno Perez per un improvviso cedimento della posteriore sinistra a cinque giri dalla fine. Dopo l’Austria ha 32 punti di vantaggio su Hamilton. A questo punto il Campionato 2021 sembra nelle sue mani ma tutto cambia in poco meno di un mese. Lewis interrompe la sequenza trionfale orange nella sua Silverstone dopo il clamoroso incidente tra i due alla Copse in cui ha la peggio proprio Verstappen, infortunato e ritirato. Nel successivo rocambolesco Gp d’Ungheria l’inglese giunge secondo alle spalle del vincitore Ocon. L’alfiere della Red Bull, invece, è subito fuori gara, di nuovo, tamponato dalla Mclaren di Norris. Traduzione in classifica: da +32 a -8. Ma Verstappen reagisce prontamente (ecco la seconda ripresa) dimostrando spessore mentale. Infila due successi nelle sue terre amiche, Belgio e Olanda, tra il tripudio dei suoi tanti supporters.
La seconda e terza ripresa per costruire il capolavoro finale
Hamilton, tuttavia, è sempre lì in agguato alle sue spalle. Il livello della contesa si alza ancora a Monza con il secondo spettacolare e pericoloso crash tra lui e la Mercedes dell’acerrimo rivale alla prima variante. Ritiro per entrambi, nuove roventi polemiche e distacchi invariati. Seguono due Gp in cui Max dimostra la sua maturazione, limita i danni su piste in cui la Mercedes è più veloce e mantiene il comando della generale per poi riprendere a marciare spedito verso il successo quando le condizioni glielo consentono ad Austin e a Città del Messico. Ogni gara intanto è diventata un esclusivo affar loro. Salutano la compagnia in partenza e fanno competizione a parte. Tutti gli altri sono di contorno, team mate in primis. Dopo queste ultime perentorie affermazioni, il Mondiale sembra tornare di nuovo dalla parte di Verstappen ma il duo Mercedes-Hamilton, non a caso monopolizzatore della F1 dal 2014, con un orgoglioso e inaspettato colpo di reni si rifà sotto nelle successive tre gare con altrettanti primi posti con cui agganciano in vetta il fuggitivo. Il resto, ovvero la terza e ultima ripresa di Max, è storia.
GP ABU DHABI F1 2021 ORDINE D'ARRIVO - Domenica 12 Dicembre 2021 Pos Nr Pilota Team Tempo/Gap 1 33 Max Verstappen Red Bull-Honda 2 44 Lewis Hamilton Mercedes 3 55 Carlos Sainz Ferrari 4 22 Yuki Tsunoda AlphaTauri-Honda 5 10 Pierre Gasly AlphaTauri-Honda 6 77 Valtteri Bottas Mercedes 7 4 Lando Norris McLaren-Mercedes 8 14 Fernando Alonso Alpine-Renault 9 31 Esteban Ocon Alpine-Renault 10 16 Charles Leclerc Ferrari 11 5 Sebastian Vettel Aston Martin-Mercedes 12 3 Daniel Ricciardo McLaren-Mercedes 13 18 Lance Stroll Aston Martin-Mercedes 14 47 Mick Schumacher Haas-Ferrari
CLASSIFICA PILOTI F1 2021 1 M. Verstappen Red Bull 395,5 2 L. Hamilton Mercedes 387,5 3 V. Bottas Mercedes 226 4 S. Perez Red Bull 190 5 C. Sainz Ferrari 164,5 6 L. Norris McLaren 160 7 C. Leclerc Ferrari 159 8 D. Ricciardo McLaren 115 9 P. Gasly AlphaTauri 110 10 F. Alonso Alpine 81 11 E. Ocon Alpine 74 12 S. Vettel Aston Martin 43 13 L. Stroll Aston Martin 34 14 Y. Tsunoda AlphaTauri 32 15 G. Russell Williams 16 16 K. Raikkonen Alfa Romeo 10 17 N. Latifi Williams 7 18 A. Giovinazzi Alfa Romeo 3 19 M. Schumacher Haas 0 20 N. Mazepin Haas 0 CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2021 1 Mercedes 613,5 2 Red Bull 585,5 3 Ferrari 323,5 4 McLaren 275 5 Alpine 155 6 AlphaTauri 142 7 Aston Martin 77 8 Williams 23 9 Alfa Romeo 13 10 Haas 0