Con i test di Barcellona, la stagione di Formula 1 2022 ha preso ufficialmente il via. Si tratta di collaudi particolarmente importanti. Sono, infatti, i primi chilometri di monoposto totalmente nuove, le quali hanno molto poco in comune con le vetture 2021.
Il 2022, dopo le prime presentazioni “farsa”, ha preso una strada decisamente interessante. I tecnici progettisti hanno saputo realizzare vetture personali ed interessanti benché vincolati all’interno di un regolamento tecnico sin troppo ingessante. E siamo ancora all’inizio…
Accomunate da un generale sostrato tecnico-regolamentare (soprattutto per quanto concerne le forme delle ali, anteriore e posteriore), le differenze tra le vetture sono tanto evidenti quanto piacevolmente sorprendenti.
Il tema delle pance laterali e delle soluzioni adottate nella progettazione di tali significatici elementi sta tenendo banco.
Alcuni cronisti — in modo alquanto affrettato — hanno già iniziato ad avanzare pronostici, indicando — ad esempio — la configurazione Ferrari come “perdente”. Ma andiamo con ordine.
VIDEO F1 2022 – Le nuove monoposto in pista
Le vetture di F1 2022 si differenziano, tra le altre cose, soprattutto nelle fiancate. Tre le scuole di pensiero generali: pance lunghe ma vistosamente “regressive” e discendenti in corrispondenza del retrotreno (Red Bull RB18, Alpha Tauri AT03, Alpine A522), pance corte, assai compatte, concentrate attorno all’abitacolo e fortemente imparentate con le pance delle vetture pre-2022 (McLaren MCL36, Mercedes F1 W13, Williams FW44), pance “massicce”, lunghe, avvolgenti e che si estendono sino al retrotreno (Ferrari F1-75, Alfa Romeo C42, Haas VF-22, Aston Martin AMR22).
Ovviamente, all’interno di queste tre “macro-interpretazioni” occorre distinguere e analizzare le singole soluzioni adottate dai vari team. Va da sé, insomma, che le pance squadrate, avvolgenti e poco svasate della Ferrari F1-75 sono diversissime rispetto a quelle pur sempre avvolgenti e lunghe ma palesemente più stondate e sinuose dell’Alfa Romeo C42. Al contempo, le pance corte della McLaren MCL36 si differenziano in modo marcato da quelle ancora più corte e “regressive” della Williams FW44.
Non esiste, pertanto, una soluzione migliore dell’altra. Siamo in presenza, infatti, di strade interpretative che potrebbero offrire i medesimi riscontri, positivi o negativi.
Le dimensioni, quindi, non devono indurre in valutazioni fuorvianti. Ad esempio, le dimensioni “curvy” della Ferrari non sono sinonimo di poca competitività rispetto alle forme più essenziali e scarne della Mercedes.
Il bello della F1 (e del motorsport in generale) consiste (o almeno dovrebbe) proprio nel cercare, all’interno di un medesimo regolamento, soluzioni e strade diverse intese alla ricerca del miglior compromesso tra prestazioni ed affidabilità.
Anche le bocche delle prese d’aria di raffreddamento denotano una certa vivacità interpretativa da parte dei progettisti. Stondate o squadrate, corte o allungate, tutte presentano tratti distintivi. Senza dubbio, è la Red Bull RB18 a presentare le prese d’aria dei tunnel radiatori più estreme e insolite.
Posizionate molto in alto e caratterizzate da una sezione ridotta, esse presentano un “labbro” che si protende in avanti, una sorta di “vassoio” in corrispondenza del pavimento della bocche stesse. Estremamente “scavate” nella zona inferiore-anteriore, le pance realizzano un marciapiede particolarmente esteso proprio nell’area di fondo in corrispondenza dell’ingresso dei Venturi e dei vortex generators qui ricavati.
Siamo solo all’alba della stagione 2022 di F1, impossibile stabilire sin da ora quale sia la vettura col miglior compromesso. Fatto è che, spesso, la storia della F1 ha dimostrato che vetture semplici, facilmente adattabili ad ogni pista e condizione meteo, versatili ed efficienti hanno avuto la meglio su vetture all’apparenza più veloci e avanzate ma frenate da un eccesso di soluzioni difficili da ottimizzare e armonizzare.
Analizzeremo le soluzioni messe in campo dai team e le configurazioni delle monoposto F1 2022.
Di carne al fuoco ce n’è davvero tanta.
F1 2022 – LE FOTO DELLE MONOPOSTO IN PISTA
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