Una giornata particolare quella vissuta oggi a Jeddah dalla Formula 1, che si è trovata alle prese con un attacco missilistico nei confronti di un deposito di petrolio a meno di 20 km dalla pista.
Un venerdì diverso dal solito quello vissuto dalla F1 in quel di Jeddah. Durante la prima sessione di prove libere, infatti, un deposito di petrolio situato a circa 20 km dal tracciato è stato colpito da un missile. Il deposito ha preso subito fuoco, e una densa coltre di fumo si è subito stagliata all’orizzonte, e Max Verstappen ha avvertito via radio il box di sentire un forte odore di bruciato.
I piloti e i team principal si sono subito riuniti con Stefano Domenicali per decidere il da farsi. Il manager imolese ha avuto, almeno per ora, tutte le rassicurazioni del caso da parte delle autorità locali. Per questo, al momento il programma non ha subito variazioni, se non un ritardo di 15 minuti sulla FP2. La situazione, però resta strettamente monitorata, e tutti i team si sono già messi in contatto con le rispettive ambasciate in caso di necessità o di rimpatrio veloce.