In Ungheria si sa che la pioggia porta tante sorprese, ma Nicholas Latifi in prima posizione, seppur nelle prove libere, non se lo aspettava certo nessuno. Il canadese della Williams ha fatto segnare il miglior tempo all’ultimo respiro, davanti a Charles Leclerc e al team mate Albon. Bene anche Alonso e Vettel, anche se il tedesco ha chiuso anzitempo la sessione contro le barriere; quarto il leader del campionato Max Verstappen.
Tanti problemi con le intermedie
In condizioni mutevoli, e con la pista che andava via via asciugandosi, è parso particolarmente difficile mandare in temperatura le coperture intermedie. Tutti i piloti si sono lamentati, mostrando quanto sia difficile la pista dell’Hungaroring con la pioggia, e soprattutto quanto sia difficile da interpretare. Alla fine, il migliore è stato Latifi, con un tempo di 1:41.480.
Seconda posizione per Charles Leclerc, che era sembrato il più performante anche con le gomme da bagnato estremo, con le quali era rimasto in testa praticamente dall’inizio sino quasi alla fine della sessione. Il tempo di 1:42.140 è sicuramente buono, soprattutto considerando la settima piazza di Sainz.
Terza posizione per l’altra Williams di Alex Albon, con il thailandese a precedere il leader del Mondiale Max Verstappen. L’olandese della Red Bull è sceso in pista solo negli ultimi 15 minuti, attendendo che le condizioni migliorassero per poter testare le condizioni che probabilmente troverà nel corso del Q1. Notte fonda invece per Sergio Perez, addirittura ultimo a sei secondi dal leader Latifi.
Bene Alonso, Hamilton e Mercedes più in difficoltà
Una bella sessione quella di Fernando Alonso, che ha portato a casa un sesto posto e il miglior tempo a lungo mantenuto nel primo settore. Davanti a lui George Russell, il primo di una Mercedes a due facce e che è sembrata essere in difficoltà nel capire le gomme.
Entrambi i drivers si sono lamentati della scivolosità del tracciato, e Hamilton ha addirittura chiuso undicesimo, fuori dalla top ten. Meglio ha fatto Vettel con l’Aston Martin, nono nonostante il testacoda che lo ha portato a chiudere la sessione contro le barriere, provocando inoltre l’unica bandiera rossa di giornata.
Insomma, la leadership di Latifi probabilmente resterà tale solo per la sessione di prove libere, ma le sorprese non mancheranno di certo. Al momento, le possibilità di vedere una qualifica asciutta stanno aumentando; vedremo chi sarà il più bravo ad interpretare al meglio l’evoluzione di un tracciato che resta ricco di insidie.
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