Ormai, la via crucis domenicale per i tifosi della Scuderia è diventata una terribile abitudine. Dopo il ritiro di Charles Leclerc a Barcellona e il caos con le strategie di Montecarlo, il fondo del barile sembrava essere stato toccato. O quantomeno avvicinato. Nella gara di oggi, però, si è raggiunta una vetta negativa difficilmente replicabile. Due ritiri sia per Carlos Sainz che per Leclerc, ma quello che preoccupa di più a Maranello è la causa, ossia l’affidabilità. Il nuovo, tremendo tallone d’Achille della Ferrari.
La gara di Carlos dura pochissime tornate, anche se lo spagnolo non stava mostrando un passo a livello ne della Red Bull ne del suo compagno di squadra. Sainz tiene la quarta posizione in partenza ma è circa mezzo secondo a giro più lento di quelli davanti e, al momento del suo abbandono, aveva accumulato quasi 5 secondi di ritardo da Max Verstappen. Poi, in curva 4, si presenta il problema, con Carlos che è costretto a parcheggiare la sua F1-75. Il guaio è di natura idraulica, probabilmente al break by wire.
Il ritiro di Sainz è strettamente collegato allo sviluppo della breve gara di Leclerc. Il monegasco perde la prima posizione al via in favore di Sergio Perez, ma riesce a tenere dietro Verstappen. Al momento dell’uscita di scena del compagno di squadra, viene disposta la Virtual Safety Car e, per questo, Charles rientra ai box per la sua sosta in modo da dimezzare il tempo perso. Gomme dure nuove montate mentre entrambe le Red Bull continuano.
Leclerc guadagna più di un secondo a giro su entrambi e, al momento dei loro pit stop, è davanti di ben 13 secondi. Il pilota della Ferrari si mette in gestione gomma, fino al giro 21. Sul rettilineo principale, la power unit della sua Rossa comincia a fumare copiosamente e Charles è costretto a rientrare mestamente ai box. In fumo, nel vero senso della parola, un’altra possibile e probabile vittoria della Ferrari.
Se al bilancio finale della gara si aggiungono anche i ritiri di Guanyu Zhou con l’Alfa Romeo e di Kevin Magnussen con la Haas, entrambi motorizzati Ferrari, allora la situazione diventa critica. Il problema affidabilità a Maranello è un tema da affrontare il prima possibile. Senza sottovalutarlo o sminuirlo. Questo doppio zero in classifica piloti e costruttori, per citare le dichiarazioni di Leclerc, fa male, molto male. Ora sì che la Ferrari non è più la favorita per il mondiale. Lo dicono i numeri, lo dice la pista. E tra meno di una settimana ci si ritrova in Canada, dove un altro errore potrebbe essere fatale.
GP AZERBAIJAN F1 2022 ORDINE D'ARRIVO - Domenica 12 Giugno 2022 Pos Nr Pilota Team Tempo/Gap 1 33 M. Verstappen Red Bull 1:34'05"941 51 2 11 S. Perez Red Bull + 20"823 51 3 63 G. Russell Mercedes + 45"995 51 4 44 L. Hamilton Mercedes + 71"679 51 5 10 P. Gasly AlphaTauri + 77"299 51 6 5 S. Vettel Aston Martin + 84"099 51 7 14 F. Alonso Alpine + 88"596 51 8 3 D. Ricciardo McLaren + 92"207 51 9 4 L. Norris McLaren + 92"556 51 10 31 E. Ocon Alpine + 108"184 51 11 77 V. Bottas Alfa Romeo + 1 giro 50 12 23 A. Albon Williams + 1 giro 50 13 22 Y. Tsunoda AlphaTauri + 1 giro 50 14 47 M. Schumacher Haas + 1 giro 50 15 6 N. Latifi Williams + 1 giro 50 16 18 L. Stroll Aston Martin Ritirato 46 17 20 K. Magnussen Haas Ritirato 31 18 24 G. Zhou Alfa Romeo Ritirato 23 19 16 C. Leclerc Ferrari Ritirato 21 20 55 C. Sainz Ferrari Ritirato 8
CLASSIFICA PILOTI F1 2022 1 M. Verstappen Red Bull 150 2 S. Perez Red Bull 129 3 C. Leclerc Ferrari 116 4 G. Russell Mercedes 99 5 C. Sainz Ferrari 83 6 L. Hamilton Mercedes 62 7 L. Norris McLaren 50 8 V. Bottas Alfa Romeo 40 9 E. Ocon Alpine 31 10 F. Alonso Alpine 16 11 P. Gasly AlphaTauri 16 12 K. Magnussen Haas 15 13 D. Ricciardo McLaren 15 14 S. Vettel Aston Martin 13 15 Y. Tsunoda AlphaTauri 11 16 A. Albon Williams 3 17 L. Stroll Aston Martin 2 18 G. Zhou Alfa Romeo 1 19 N. Latifi Williams 0 20 M. Schumacher Haas 0 CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2022 1 Red Bull 279 2 Ferrari 199 3 Mercedes 161 4 McLaren 65 5 Alpine 47 6 Alfa Romeo 41 7 AlphaTauri 27 8 Haas 15 9 Aston Martin 15 10 Williams 3