Carlos Sainz è entrato in sintonia con le condizioni climatiche estreme che Singapore propone: come sempre a queste latitudini le temperature sono vicine ai 30 gradi ma il tasso di umidità è nell’ordine dell’80%.
Tutti i piloti considerano questa come la gara più impegnativa dal punto di vista fisico: “Quando inizio la preparazione, a gennaio e febbraio, non penso mai alla prima gara di campionato, ma a questa – ha raccontato il pilota spagnolo della Ferrari – perché è qui che si trovano le condizioni più difficili. Ci sono altre gare con temperature molto elevate, ma solo qui l’umidità è a livelli soffocanti e si combina con il fatto che si gira in senso antiorario e dunque per il collo è particolarmente faticoso. Aggiungiamo che l’asfalto è molto sconnesso e il quadro è completo. Si tratta di uno stress non solo fisico, ma anche mentale perché gli ultimi decimi si conquistano anche con la testa, non solo con i muscoli”.
A Sainz piace molto il circuito di Marina Bay: “I muretti sono vicini e sempre, sui circuiti cittadini, si tratta di una sfida nella sfida, ma dopotutto a noi piace tanto proprio perché è così difficile – ha raccontato Sainz –. Inoltre ci sono tante variabili: il meteo può sempre avere un ruolo e la pioggia non è mai da escludere qui, e le Safety Car, poi, possono sconvolgere la classifica in qualsiasi momento. Noi favoriti? Direi di no, ma mi aspetto che saremo in grado di lottare là davanti”.