Il budget cap gate è ufficialmente andato in archivio. La FIA ha comunicato infatti le sanzioni che saranno inflitte alla Red Bull, rea di aver violato il tetto di spesa nel 2021 entro il 5% (circa 1,8 milioni). In sostanza si tratta di una multa di 7 milioni di dollari e la decurtazione del 10% del tempo da poter impiegare nel 2023 per i test aerodinamici, tra galleria del vento e simulazioni al computer.
Il team di Milton Keynes in sostanza ha accettato il patteggiamento della Federazione internazionale sul budget cap. Niente punti di penalizzazione, quindi, né come si attendeva alcuna modifica al discusso verdetto della scorsa stagione, che ha visto Verstappen campione del mondo. In attesa della conferenza stampa di domani, il team principal Red Bull Christian Horner esprime una posizione double face sulla sentenza. Da una parte è consapevole che la Fia abbia accettato le attenuanti. Dall’altra reputa la penalità molto incisiva sul piano economico e, soprattutto, in ottica sviluppo sulla vettura del prossimo anno.
“Siamo stati estremamente aperti con la Fia – ha rilevato il manager britannico commentando la decisione – e, tenendo presente che questo è un processo nuovo sia per noi che per loro, ci aspettavamo un processo di revisione da affrontare”. Horner è poi tornato alle polemiche divampate in occasione del weekend del Gp di Singapore: “Siamo rimasti scioccati e sorpresi delle accuse che ci sono state avanzate”. Adesso si attende anche il giudizio sull’Aston Martin, che considerando l’entità ancora minore dell’infrazione, sarà ancora più carezzevole.