Facebook Twitter YouTube
    Facebook Twitter YouTube
    • HOME
    • News
      • All News
      • Ferrari News
      • Analisi Tecnica
      • Auto
    • Live
    • Video
    • Risultati
    • Classifiche
      • Classifiche dal 2020 al 2025
      • Classifiche dal 2010 al 2019
      • Classifiche dal 2000 al 2009
      • Classifiche dal 1990 al 1999
    • Calendario Gp + Orari TV
    • Team e Piloti
    • [ + ]
      • Albo d’oro F1
      • Bandiere F1
      • Glossario F1
      • Biglietti Formula Uno

    Caso Gasly: la comprensibile rabbia e l’inaccettabile errore

    Lorenzo RoccaroBy Lorenzo Roccaro10 Ottobre 2022
    Facebook Twitter WhatsApp Telegram Email

    “Se avessi perso la macchina come l’aveva persa Sainz due giri prima e non importa la velocità, 200 o 100 orari, sarei morto, semplicemente.”

    Pierre Gasly - Photo by Peter Fox/Getty Images
    Pierre Gasly – Photo by Peter Fox/Getty Images

    Le comprensibile rabbia di Pierre Gasly è l’espressione di ferite aperte e mai del tutto rimarginate. Prima Jules Bianchi, poi Anthoine Hubert, due amici, ancor prima che colleghi, persi in otto anni. Sentire il suo sfogo a fine gara fa male, perché Suzuka non è il Colosseo e i piloti non sono dei gladiatori, o per lo meno non lo sono più oggi, nel 2022. Ecco perché nello sport, espressione massima della vita, evocare la morte spaventa, incupisce e risveglia pensieri impensabili.

    Ma Gasly ha sbagliato. Pierre conosceva il punto dell’incidente, c’era passato qualche istante prima, raccogliendo anche un pannello pubblicitario catapultato in pista dal botto di Sainz. E ciò non gli ha impedito di sfrecciare in regime di Safety Car (un attimo prima della bandiera rossa) con una media di 200 km/h proprio lì, rischiando non solo di uccidersi, ma soprattutto di uccidere. Perché in quel punto c’erano dei commissari di pista, perché sempre in quel punto poteva esserci Carlos, magari ferito…

    L’errore del pilota Alpha Tauri è frutto di un sistema di valori e priorità complessivamente sbagliato, che coinvolge scuderie, piloti, FIA, Formula Uno, televisioni e spettatori. Perché in questo mondo si tende troppo spesso a negoziare la sicurezza per lo show.

    Eppure la soluzione c’è, ma non piace a nessuno: ammazzare il rischio, limitando in parte la spettacolarità e la spettacolarizzazione dell’evento.
    Nella vicenda Gasly, sia chiaro, la federazione non ha commesso nessun errore procedurale o di forma, ma non ha utilizzato il buon senso. Per buon senso si intende la percezione e la lettura d’insieme della singola vicenda, comprendendo anche fattori come la condizione meteorologica e lo stato psicologico dei piloti in pista.

    Ammazzare il rischio vuol dire cercare di abbattere l’agonismo e il cinismo di team e piloti che, annebbiati dalla foga della competizione, sono i primi a mettersi in condizioni di pericolo.

    Basti pensare alla partenza da fermo di Suzuka: nessun team e nessun pilota ha optato per la mescola Full Wet (molto più adatta alle condizioni critiche della pista), sacrificando l’incolumità individuale e collettiva in virtù della performance.
    Oppure allo stesso Gasly, che passa a 200 km/h di fronte a un incidente per non perdere la temperatura della gomma.
    O addirittura a noi spettatori, che ci siamo lamentati di un Gran Premio, come quello di Monza, finito in regime di Safety Car.
    Proprio a Monza, dove il debuttante Nick De Vries ha scaldato le gomme, sotto richiesta dei box, a pochi metri da un trattore (sempre in regime di Safety Car).

    Se i protagonisti e gli appassionati della Formula Uno osservano questo sport dalla prospettiva dello spettacolo e non da quella della sicurezza, allora dev’essere la federazione a imporre un cambiamento nelle regole del gioco.

    Magari mettendo qualche bandiera rossa in più e bloccando la gara in situazioni di rischio, magari penalizzando i piloti che attentano all’incolumità degli altri, anche a causa di episodi fortuiti, come quello capitato tra Verstappen e Norris nel corso della qualifica di Suzuka.

    Proprio il sistema delle penalizzazioni dovrebbe rappresentare il punto di partenza per un cambio di passo. Troppo spesso si tende penalizzare più chi trae vantaggio sportivamente con una manovra illecita, che chi mette in pericolo fortuitamente o meno l’incolumità degli altri uomini in pista. Bisogna terrorizzare i team sportivamente, per sensibilizzarli al tema della sicurezza.

    Perciò se realmente si vuole portare la lancetta del rischio vicino allo zero, premettendo il fatto che il rischio zero non esiste, il sacrificio dev’essere collettivo, perché è fondamentale ricordare che la sicurezza viene sempre prima dello spettacolo.

    2022 alphatauri bianchi F1 fia Gasly giappone suzuka
    Share. Facebook Twitter WhatsApp Telegram Email
    Previous ArticleF1, Gp Giappone 2022: Alpine risorge dopo il disastro di Singapore. Ocon e Alonso eroici
    Next Article F1, per Carlos Sainz ora è tempo di superare i limiti della macchina
    Lorenzo Roccaro
    • Twitter
    • LinkedIn

    Lorenzo Roccaro - La F1 come metafora della vita o la vita come metafora della F1? Classe '98, laurea in lettere, videomaker di professione e il boato dei motori a scandire i weekend.

    Altre Notizie

    Ferrari, come tradurre il successo a Le Mans in un rinnovato slancio per la Formula 1

    Gp Canada F1 2025, le pagelle: Antonelli storico, Russell stoffa del campione, Norris crolla

    F1, Hamilton parla chiaro: “Pensiamo all’anno prossimo. Non dobbiamo perdere troppo tempo con questa macchina” [ VIDEO ]

    Gp Canada F1 2025, le pagelline di Giorgio Terruzzi: Russell in versione rock’n’roll [ PODCAST ]

    F1 2025, Gp Canada: Leclerc non è d’accordo con la scelta di gomma al pit stop [ TEAM RADIO ]

    F1 2025, Gp Canada: Norris tampona Piastri, nel maldestro tentativo di superarlo [ VIDEO ]

    Classifica Piloti F1 2025
    Pos Pilota                 Punti
     1. Oscar Piastri           198
     2. Lando Norris            176
     3. Max Verstappen          155
     4. George Russell          136
     5. Charles Leclerc         104
    Classifica completa »
    Classifica Costruttori F1 2025
    Pos Costruttore           Punti
     1. McLaren                374
     2. Mercedes               199
     3. Ferrari                183
     4. Red Bull               162
     5. Williams                55
    Classifica completa »
    ULTIME NOTIZIE F1

    Ferrari, come tradurre il successo a Le Mans in un rinnovato slancio per la Formula 1

    16 Giugno 2025

    Gp Canada F1 2025, le pagelle: Antonelli storico, Russell stoffa del campione, Norris crolla

    16 Giugno 2025

    F1, Hamilton parla chiaro: “Pensiamo all’anno prossimo. Non dobbiamo perdere troppo tempo con questa macchina” [ VIDEO ]

    16 Giugno 2025

    Gp Canada F1 2025, le pagelline di Giorgio Terruzzi: Russell in versione rock’n’roll [ PODCAST ]

    16 Giugno 2025

    F1 2025, Gp Canada: Leclerc non è d’accordo con la scelta di gomma al pit stop [ TEAM RADIO ]

    15 Giugno 2025
    Load More
    CIRCUSF1.COM

    Il primo BLOG sulla Formula 1. Gratis per te: F1 news, foto, video, piloti, team, classifiche, calendario, ticket e F1 Live.

    CircusF1 is not affiliated with Formula 1, Formula One Management, Formula One Administration, Formula One Licensing BV or any other subsidiary associated with the official Formula One governing organisations or their shareholders. Official Formula One information can be found at www.formula1.com.

    INFORMAZIONI UTILI
    • Chi Siamo
    • Pubblicità
    • Scrivici
    • Collabora con noi
    • Privacy Policy
    • Utilizzo dei Cookies
    • RSS Feed
    IL NOSTRO MOTTO

    "Ammiro tutti coloro che hanno una passione ed hanno la sapienza e la costanza di coltivarla. Sono loro il motore del mondo" | Enzo Ferrari

    ----------

    Privacy Policy Cookie Policy
    Cambia le impostazioni della privacy

    Facebook Twitter YouTube
    © 1997 - 2025 CircusF1.com. All Rights Reserved | FUTURA Srl, via Magenta 3 - 21100 Varese (VA), Italia | P.I. 038400090124 - REA Varese: VA-382928

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.