Ennesima giornata da dimenticare per il muretto Ferrari, che prova una strategia alternativa ma totalmente sballata con Leclerc, che questa volta alza la voce con i suoi uomini.
Non c’è pace in questa stagione per Charles Leclerc. Ancora una volta il monegasco si è visto penalizzato da una scelta del muretto alquanto discutibile; ma andiamo con ordine. Le condizioni della pista di Interlagos sono alquanto mutevoli, con gocce di pioggia che rendono l’asfalto brasiliano umido e di difficile interpretazione. Le Ferrari avanzano entrambe al Q3, e sembrano avere ottime possibilità di riuscire ad artigliare una buona posizione in vista della Sprint Race di domani. Al momento di allinearsi al semaforo per fare il tempo il prima possibile, però, Leclerc è l’unico pilota ad avere le gomme intermedie, contro le morbide slick di tutti i suoi rivali. “Sono davvero l’unica macchina con le gomme da bagnato?” chiede a Xavi Marcos il già dubbioso monegasco.
La sessione parte, e i peggiori timori dei tifosi Ferrari cominciano a prendere forma. La tanto attesa pioggia non arriva, ed è evidente che le gomme slick rosse sono quelle ideali in questa situazione. Charles resta in pista, tiene dietro Perez ma è lentissimo; sembra logico rientrare ai box. Il monegasco, però, non riceve nessun ordine, e passa l’ingresso della pit lane facendo anche un gesto di stizza rivolto al muretto. Solo quando è sul rettilineo arriva la chiamata, ma ormai è fuori tempo massimo. Leclerc a questo punto, giustamente, sbotta e sfoga tutta la sua amarezza contro i suoi uomini. A completare il disastro, arrivano la bandiera rossa per il recupero della macchina di Russell e, questa volta sì, la pioggia, che congela la situazione in pista. Poleman è la sorpresa Magnussen, a cui va un enorme plauso; Leclerc è solo decimo.
Descrivere quello che è successo è semplice e complesso allo stesso tempo. Logico, se fosse arrivata la pioggia al momento giusto staremmo incensando gli uomini in rosso, ma questo non è successo. Il ritardo nel richiamo ai box, poi, è l’ennesima situazione tragica, la dimostrazione di un muretto totalmente allo sbando e completamente distaccato dalla realtà della pista. Ma, purtroppo, c’è poco da stupirsi: quello che è successo è solo l’ennesimo di una lunga serie di episodi capitati alla Ferrari (e a Leclerc in particolare) che denotano una totale inadeguatezza e impreparazione. Ora toccherà al monegasco fare ancora una volta il miracolo, partendo domani decimo per poi cercare di difendere il secondo posto in campionato nel GP di domenica.