Ferrari ha sospeso a fine settembre lo sviluppo della F1-75 per dar modo dei tecnici di concentrarsi su un progetto 2023 completamente nuovo. A Maranello sanno che ci vuole un concetto di rottura per rimanere al passo di Red Bull che metterà in pista un’evoluzione della sua attuale veste aerodinamica e soprattutto del salto che ci si aspetta da Mercedes.
La Ferrari F1 2023, stando a Fabiano Vandone, sarà un progetto di rottura con una linea aerodinamica che tenderà ad allontanarsi dai concetti della F1-75 per andare nella direzione Red Bull e che richiederà anche un telaio diverso e sospensioni ripensate per un carico aerodinamico differente.
A questo punto, entrano in gioco tutti i lavori di simulazione aerodinamica, per capire come si comporteranno le nuove pance, il fondo rialzato di 15 mm e tutta l’aerodinamica del progetto 2023.
Stando sempre a quanto riportato da ChronoGp, nei recenti test Pirelli 2023 ad Abu Dhabi, Ferrari ha provato alcuni componenti prototipali destinati alla nuova monoposto del prossimo anno. A Maranello, la carrozzeria in scala, per le prove in galleria del vento, è già in fase avanzata di produzione e il modello fisico completo dovrebbe fare i primi test nel wind tunnel già nelle prossime settimane.
La convergenza aerodinamica 2023 verso le pance Red Bull è condizionata dai nuovi regolamenti che impongono i bordi del fondo più alti di 15 mm. Questa nuova misura aumenta le infiltrazioni d’aria nel sotto vettura, causando una perdita di effetto suolo che compromette il carico. La conformazione delle pance della F1-75 era una buona soluzione per ridurre le turbolenze ma non era stata progettata per difendere e schermare al meglio il fondo vettura. La conformazione Red Bull invece, con le pance che presentano un profilo “a scendere” nella parte terminale, cambia la mappa di pressione e permette un’accelerazione dei flussi d’aria che generano così un effetto down-wash che aiuta a neutralizzare le infiltrazioni nel sotto vettura.
Oltre a questo, la particolare forma scavata sotto le pance stesse potenzia i vortici sulla linea periferica del fondo indirizzando anche al meglio i flussi a difesa del fondo, soprattutto nella zona del “marciapiede”.
È molto probabile che anche altri team, oltre a Ferrari, seguano la direzione vista quest’anno dalla Red Bull per la veste aerodinamica e non solo.
Infatti, Adrian Newey ha dotato la Red Bull RB18 di uno schema di sospensione posteriori push rod con ammortizzatori, terzo elemento e smorzatore ad azoto posizionato in alto. Questa configurazione ha ridotto gli ingombri della parte inferiore del cambio, cedendo spazio ai canali venturi, un compromesso indispensabile per potenziare l’effetto suolo e disporre di una stabilità aerodinamica migliore.
Questo eventuale cambiamento potrebbe rivelarsi un passaggio doloroso per Ferrari che con F1-75 dispone di una buona trazione proprio grazie alla sospensione posteriore pull rod.