Sebbene la gara di Melbourne non ci abbia offerto grandi duelli in termini di azione in pista, ci ha pensato la direzione gara a rendere pepata la sveglia italiana. Un GP d’Australia che potremmo riassumere in due parole: Red flag. Non era mai accaduto che un GP venisse neutralizzato con la bandiera rossa per ben tre volte. Red flag che però va anche alla Federazione, con le molteplici decisioni che hanno creato confusione e non solo.
In occasione della prima neutralizzazione, è mancata una prontezza che avrebbe evitato a Carlos Sainz e George Russell di trovarsi penalizzati. I due avevano infatti effettuato la sosta ai box prima che venisse presa la decisione di fermare la gara. Ciò che fa discutere non è scelta presa dai commissari, bensì le tempistiche non proprio al livello del ritmo di un GP di F1. Non mettiamo infatti in dubbio che la scelta sia stata presa sulla base della sicurezza, che deve essere sempre al primo posto
Arriviamo però a quella che resterà la fotografia di questa tappa australiana. Stiamo ovviamente parlando di un finale di gara che resta carico di punti di domanda, malgrado la bandiera a scacchi. Nonostante si sia evinto come l’intenzione fosse quella di giungere alla totale lunghezza della corsa, ciò ha provocato una concatenazione di gialli che lasciano una scia di incredulità all’interno del paddock.
Il precedente di Baku 2021 ha indotto i commissari a prendere la decisione di far disputare un “mini-GP” a due giri dal termine. Una scelta che non ha però tenuto conto di quelle che sarebbero potute essere le conseguenze di un all-in dominato dall’istinto combattivo del pilota. Contatti e carambole che hanno creato un caos da thriller, non all’altezza di quello che dovrebbe essere l’apice del motorsport.
L’intenzione era quella di non ripetere, come era giusto che fosse, i finali di Abu Dhabi 2021 o Monza 2022. La scelta di far disputare gli ultimi chilometri a parità di condizioni per tutti i piloti, poteva essere più che comprensibile. Quello che è accaduto a Melbourne deve però far riflettere sul fatto che forse agli sgoccioli di gara, la partenza dalla griglia può non essere la scelta più saggia.
Veniamo quindi a quelle che sono le conseguenze più gravi che si sono scaturite dalla discrepanza fra le valutazioni effettuate dalla Federazione. In seguito al patatrac dell’ultima ripartenza, è stata presa la decisone di ritornare alle posizioni antecedenti lo start. Una scelta che a primo impatto può sembrare equa, ma che invece ha portato pesanti conseguenze alla gara di Carlos Sainz e dell’Alpine.
Indipendentemente dal fatto che si possa essere d’accordo o meno con la penalità inflitta allo spagnolo per il contatto con Alonso in curva 1, c’è un punto su cui non ci sono ombre. Sainz ha ricevuto una penalità sulla base di una ripartenza che sulla carta non è mai stata effettuata. Ciò perché si è tornati alle posizioni del giro precedente. Il medesimo discorso vale anche per le conseguenze pesanti pagate dall’Alpine. La scuderia transalpina, a causa del botto fratricida fra Pierre Gasly ed Esteban Ocon, si è trovata a secco di punti dopo un GP che li vedeva entrambi nella top ten. A questo dobbiamo aggiungere anche l’effetto dei danni sul budget cap.
Abbiamo quindi assistito ad una serie di scenari discrepanti che ancora una volta si sarebbero potuti evitare e che si aggiungono alla lista di brutte figure targate FIA. Dopo giornate così è bene ricordare che la Formula 1 è e deve restare la massima espressione del motorsport. È importante quindi che non si esageri con la tendenza alla spettacolarizzazione, sebbene quanto accaduto all’Albert Park possa sembrare la sceneggiatura di una puntata di Drive to Survive…
GP AUSTRALIA F1 2023 - ORDINE DI ARRIVO Pos Nr Pilota Team Tempo/Gap 1 33 M. Verstappen Red Bull 2 44 L. Hamilton Mercedes 3 14 F. Alonso Aston Martin 4 10 L. Stroll Aston Martin 5 11 S. Perez Red Bull 6 4 L. Norris McLaren 7 27 N. Hulkenberg Haas 8 81 O. Piastri McLaren 9 24 G. Zhou Alfa Romeo 10 22 Y. Tsunoda AlphaTauri 11 11 V. Bottas Alfa Romeo 12 55 C. Sainz Ferrari (*) 13 10 P. Gasly Alpine Ritirato 14 31 E. Ocon Alpine Ritirato 15 19 N. De Vries AlphaTauri Ritirato 16 2 L Sargeant Williams Ritirato 17 20 K. Magnussen Haas Ritirato 18 63 G. Russell Mercedes Ritirato 19 23 A. Albon Williams Ritirato 20 16 C. Leclerc Ferrari Ritirato
(*) Quarto sotto la bandiera a scacchi ma con 5 secondi di penalità
CLASSIFICA PILOTI F1 2023 1 M. Verstappen Red Bull 69 2 S. Perez Red Bull 54 3 F. Alonso Aston Martin 45 4 L. Hamilton Mercedes 38 5 C. Sainz Ferrari 20 6 L. Stroll Aston Martin 20 7 G. Russell Mercedes 18 8 L. Norris McLaren 8 9 C. Leclerc Ferrari 6 10 N. Hulkenberg Haas 6 11 V. Bottas Alfa Romeo 4 12 P. Gasly Alpine 4 13 E. Ocon Alpine 4 14 O. Piastri McLaren 4 15 G. Zhou Alfa Romeo 2 16 A. Albon Williams 1 17 K. Magnussen Haas 1 18 Y. Tsunoda AlphaTauri 1 19 N. De Vries AlphaTauri 0 20 L. Sargeant Williams 0 CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2023 1 Red Bull 123 2 Aston Martin 65 3 Mercedes 56 4 Ferrari 26 5 McLaren 12 6 Alpine 8 7 Haas 7 8 Alfa Romeo 6 9 Williams 1 10 AlphaTauri 1
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