Dopo il brusco risveglio avuto ieri dai bei sogni del venerdì, i tifosi della Ferrari si sono ritrovati a vivere un altro incubo a occhi aperti. Una gara incolore, brutta, sempre fuori dai radar dei migliori, terminata da entrambi i piloti dietro a George Russell, partito nelle ultime file. Insomma, i bei risultati di Montreal e Spielberg sembrano destinati a restare degli episodi, in una stagione avara di soddisfazioni.
Mai in gara, già dal sabato
Alla fine, la giornata migliore per la Ferrari vista in Ungheria è stata il venerdì, con il primo posto di Leclerc nella seconda sessione di prove libere. Peccato che i punti si comincino a costruire il sabato e si portino a casa la domenica, proprio le giornate in cui ancora una volta il team di Maranello è risultato essere staccatissima non solo da Red Bull, ma anche da McLaren e Mercedes.
Nella terza sessione di libere, entrambi i piloti hanno mostrato poca brillantezza sul giro veloce, lavorando di più su un passo gara che, in ogni caso, non era mai sembrato paritetico a quello dei primi. In qualifica, poi, Sainz addirittura è rimasto escluso dal Q3, lamentando una mancanza di feeling con le gomme medie. Situazione che si è poi riproposta in maniera importante anche nelle fasi di gara, generalizzata però a tutti i compound.
Domenica senza acuti
La gara, poi, si è dipanata in maniera abbastanza lineare, con un passo troppo alto per poter pensare di lottare non con i primi, ma anche con la Mercedes di Hamilton, che partiva davanti. La decisione di far partire Sainz con gomme morbide per guadagnare subito posizioni allo start ha certamente pagato, ma lo ha fortemente influenzato nel resto dello stint, andando a fargli perdere tanto ritmo nei giri finali.
La gara di Leclerc, invece, ha vissuto momenti di apprensione nei due pit stop. Durante la prima fermata, arrivata al 17° passaggio, un problema alla pistola di fissaggio della gomma posteriore sinistra lo ha tenuto fermo sei secondi più del dovuto, influenzando non poco la prestazione. Nel secondo pit, invece, è stato lui a commettere un errore, superando il limite di velocità e vedendosi appioppare cinque secondi di penalità.
Alla fine, il settimo posto di Leclerc e l’ottavo di Sainz non possono certo lasciare soddisfatti i vertici e i tifosi Ferrari. Sono certamente i diretti interessati i primi ad esserne consapevoli, ma serpeggia ormai il dubbio che la situazione con questa vettura sia abbastanza plafonata. Ora è necessario capire dove lavorare, più che altro in vista del 2024.
Vettura difficile da gestire
Che la F1-75 fosse particolarmente sensibile alle condizioni meteo lo sapevamo da tempo. Il problema è che non si riesce a capire quando riesca veramente a funzionare. In Ungheria, con il caldo torrido di mezza estate, ci si è messo il vento a renderla complicata da gestire. Lo ha confermato anche Leclerc: “Dobbiamo lavorare sulla sensibilità, con il vento è molto difficile portare al limite la macchina”. Tra l’altro, Charles ha lamentato anche difficoltà con la radio; per la serie, non facciamoci mancare niente!
Più o meno dello stesso tono le parole di Sainz, che però si è concentrato più che altro sul gran caldo di Budapest: “La macchina ha delle mancanze, è difficile trovare il bilanciamento ideale con questo caldo. Dobbiamo cercare di comprendere i motivi della nostra difficoltà e lavorare per migliorare”, ha chiosato il madrileno, riportando le lancette indietro di un paio d’anni, al binottiano “Dobbiamo capire”.
Bacchetta invece i propri uomini Vasseur, che mette l’accento sugli errori: “Siamo frustrati, se guardiamo alla gara credo che non possiamo permetterci tutti questi errori. Il passo non era magnifico, ma non era neanche troppo distante da Lewis”. In effetti, il manager francese non ha tutti i torti, con un particolare: Hamilton è arrivato quarto, non primo.
Un altro fine settimana da mettersi alle spalle senza soddisfazioni, dunque, per le Ferrari. In una stagione poco brillante, occorre veramente mettere le cose in fila, cercare di trovare soluzioni e imparare lezioni per il futuro, in particolare per un 2024 che dovrà segnare un cambio netto.
GP UNGHERIA F1 2023 - ORDINE DI ARRIVO Pos Nr Pilota Team Tempo/Gap 1 33 M. Verstappen Red Bull 2 4 L. Norris McLaren + 33"7 3 11 S. Perez Red Bull + 37"6 4 44 L. Hamilton Mercedes + 39"1 5 81 O. Piastri McLaren + 62"6 6 63 G. Russell Mercedes + 65"8 7 16 C. Leclerc Ferrari + 70"3 8 55 C. Sainz Ferrari + 71"1 9 14 F. Alonso Aston Martin + 75"7 10 10 L. Stroll Aston Martin + 1 giro 11 23 A. Albon Williams + 1 giro 12 11 V. Bottas Alfa Romeo + 1 giro 13 3 D. Ricciardo AlphaTauri + 1 giro 14 27 N. Hulkenberg Haas + 1 giro 15 22 Y. Tsunoda AlphaTauri + 1 giro 16 24 G. Zhou Alfa Romeo + 1 giro 17 20 K. Magnussen Haas + 1 giro 18 2 L Sargeant Williams Ritirato 19 31 E. Ocon Alpine Ritirato 20 10 P. Gasly Alpine Ritirato
CLASSIFICA PILOTI F1 2023 1 M. Verstappen Red Bull 281 2 S. Perez Red Bull 171 3 F. Alonso Aston Martin 139 4 L. Hamilton Mercedes 133 5 G. Russell Mercedes 90 6 C. Sainz Ferrari 87 7 C. Leclerc Ferrari 80 8 L. Norris McLaren 60 9 L. Stroll Aston Martin 45 10 E. Ocon Alpine 31 11 O. Piastri McLaren 27 12 P. Gasly Alpine 16 13 A. Albon Williams 11 14 N. Hulkenberg Haas 9 15 V. Bottas Alfa Romeo 5 16 G. Zhou Alfa Romeo 4 17 Y. Tsunoda AlphaTauri 2 18 K. Magnussen Haas 2 19 N. De Vries AlphaTauri 0 20 L. Sargeant Williams 0 CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2023 1 Red Bull 452 2 Mercedes 223 3 Aston Martin 184 4 Ferrari 167 5 McLaren 87 6 Alpine 47 7 Haas 11 8 Williams 11 9 Alfa Romeo 9 10 AlphaTauri 2
GP UNGHERIA (BUDAPEST) F1 2023 – VIDEO
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