Nella gara Sprint del Belgio la Scuderia Ferrari ha raccolto un quarto e un quinto posto con Carlos Sainz e Charles Leclerc. Si tratta di un risultato inferiore al reale potenziale della squadra, influenzato dal traffico in pitlane che ha condizionato le soste di entrambi i piloti.
LA CRONACA
A cinque minuti dal via sulla pista si è abbattuto un vero e proprio fortunale che ha costretto la direzione gara a ritardare la partenza di 30 minuti obbligando tutte i team a montare gomme Wet da bagnato pesante. Le monoposto di Maranello – con Sainz e Leclerc rispettivamente in terza e quarta posizione – hanno lasciato la griglia di partenza dietro alla Safety Car che per cinque giri ha guidato il gruppo permettendo di pulire la pista dall’acqua migliorando la visibilità.
Alla partenza lanciata lo spagnolo è rientrato ai box così come Oscar Piastri, che lo precedeva, e altre otto vetture. La sua sosta è stata regolare ma lo spagnolo ha dovuto attendere un varco nella fila di monoposto che stava rientrando perdendo tre posizioni, da Pierre Gasly, Sergio Perez e Lewis Hamilton.
Al giro seguente è stata la volta del monegasco che, a sua volta, ha perso tempo nella pitlane affollata dalle altre vetture che non erano ancora rientrate uscendo alle spalle del compagno di squadra. Sainz e Leclerc hanno di fatto avuto solo sei giri di tempo per rimontare posizioni e ci sono riusciti sopravanzando Perez e approfittando della penalizzazione di cinque secondi inflitta ad Hamilton per una collisione proprio con il messicano, poi costretto al ritiro.
L’ANALISI DI MATTEO BOBBI DI QUANTO SUCCESSO IN PITLANE
Al termine della Sprint, Sainz ha malinconicamente detto: “Abbiamo avuto un buon passo con le gomme Intermedie e avremmo potuto ottenere un risultato anche migliore. Il pit stop è stato il momento cruciale della gara e purtroppo abbiamo perso diverse posizioni in quel frangente. Ora ci concentriamo su domani anche se è difficile dire come sarà il nostro passo in gara”.
Sulla stessa linea anche Leclerc: “Oggi non abbiamo massimizzato il pacchetto a nostra disposizione. Sono partito con gomme Wet come tutti gli altri e mi sono fermato un giro dopo Carlos, che era la scelta corretta perché altrimenti avrei dovuto aspettare in coda dietro a lui perdendo ancora più secondi. Purtroppo abbiamo perso tempo in pitlane e di conseguenza anche alcune posizioni”.
E’ stato forse un eccesso di prudenza a “rallentare” il ritorno in fast lane dei due piloti Ferrari, rallentati oltremisura dagli uomini al pit stop per “paura” di un unsafe release. Alti team hanno rischiato un po’ di più, non incorrendo in alcuna penalità!
Nelle parole di Fred Vasseur viene sottolineato proprio questo aspetto, sul quale c’è ancora molto da migliorare a Maranello: “Per quanto riguarda la nostra corsa, abbiamo perso posizioni sia con Carlos che con Charles poiché entrambi i pit stop sono stati condizionati dal traffico in pitlane, quando era il momento di rimandarli in fast lane. Purtroppo è sempre abbastanza rischioso qui quando si ha un garage all’inizio della corsia box, perché non si riesce a vedere bene chi sta arrivando e non abbiamo voluto prendere troppi rischi”.