Al termine della sprint di Austin, Verstappen, Hamilton e Leclerc si sono confrontati sul tema del format dei weekend sprint. Max Verstappen non ha mai nascosto i suoi dissapori nei confronti della gara del sabato. Pur avendo dominato la gara di 100 chilometri, l’olandese ha ribadito il suo scetticismo prendendo una posizione decisa, spiegandone le ragioni sia dal punto di vista del pilota, sia da quello dello spettatore.
“Amo vincere dominando. Ma ad essere onesto i weekend sprint non mi entusiasmano. In qualifica ti senti un po’ spaesato. Questa mattina l’ho messa in prima posizione ma sapevo che era sabato e che quindi la gara non sarebbe valsa più di tanto in termini di punti. Oltretutto ora abbiamo gareggiato e tutti sanno più o meno cosa succederà domani. Se avessimo avuto solo le qualifiche di ieri non si saprebbe esattamente cosa potrebbe succedere in gara, tutti sarebbero più entusiasti nell’accendere la TV…”.
Un Verstappen stuzzicato sarcasticamente da Lewis Hamilton, che in conferenza ha chiesto all’olandese se si sentisse annoiato. “Non sono annoiato, ma se fossi un fan sarei deluso perché avrei già un quadro della gara. Se non succede nulla di pazzo sappiamo come andrà domani, quindi è come se togliesse quella magia di quando ti svegli la domenica mattina, accendi la TV e hai visto solo le qualifiche, senza realmente sapere quale macchina sarà la più veloce. Trovo che tolga un po’ quella magia”.
Un punto di vista che non lascia spazio ad interpretazioni ma che è stato subito confutato dall’idea di Lewis Hamilton. “Quando sei a caccia hai una prospettiva differente, quindi per noi è divertente. Mi sento come se avessi un’opportunità extra per provare ad esprimere tutto il potenziale. Sicuramente si può fare meglio ma penso che i weekend sprint siano entusiasmanti per il pubblico, quindi a me piacciono, specialmente pensando ad un venerdì con una sola sessione di libere per poi andare direttamente in qualifica”.
“Penso che alcune cose siano fantastiche, altre un po’ meno”, ha aggiunto Charles Leclerc. “Mi piace com’è strutturata la giornata di venerdì, è un qualcosa che ami come pilota, così le FP1 diventano intense. Nei classici weekend di gara, si fanno parecchi giri prima di andare in qualifica e forse sono troppi. Penso che in Qatar la sprint sia stata molto bella perché c’erano due mescole che si sono comportate diversamente per via del degrado. Dall’altro lato ci sono delle sprint come quella di oggi in cui, a parte Carlos, tutti usano la gomma media ed è un po’ un peccato”.
Quella di Leclerc è una prospettiva che va di pari passo con il ritmo espresso solitamente dal monegasco durante i fine settimana con la sprint race. Un format che mette in risalto la capacità di adattamento del pilota, premiando chi riesce a trovare il miglior feeling con monoposto e tracciato in breve tempo. Quello delle sprint è un tema che resta comunque sotto i riflettori e continua a dividere il paddock, pur essendo arrivati al decimo appuntamento da quando è stato introdotto il nuovo format.