A grande richiesta del pubblico locale, la Formula 1 torna in Cina da cui manca dal 2019. Lo fa ancora una volta sul tracciato disegnato dagli architetti Hermann Tilke e Peter Wahl, il cui layout ricorda il carattere cinese “shang” che significa “verso l’alto”. Il circuito è stato edificato su una zona paludosa del distretto Jiading di Shanghai in soltanto 18 mesi dall’inizio dei lavori con un investimento di 450 milioni di dollari.
Secondo i tecnici Brembo lo Shanghai International Circuit da 5.451 metri di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, nonostante la frenata alla curva 14, al termine di uno dei rettilinei più lunghi dell’intero Mondiale di Formula 1, circa 1,2 km. I piloti impiegano i freni per 16,6 secondi al giro, pari al 18 % del GP.
La curva più dura dello Shanghai International Circuit per l’impianto frenante è la 14 in cui le monoposto passano da 318 km/h a 72 km/h in 2,66 secondi durante i quali percorrono 113 metri. Notevole lo sforzo richiesto anche ai piloti: 4,7 g è la decelerazione massima a cui sono sottoposti e 174 kg il carico sul pedale del freno che devono esercitare. La potenza frenante è invece di 2.450 kW.
Brembo, Formula 1 2024: i freni al Shanghai International Circuit