Dopo la tradizionale sosta per la Pasqua, la Formula 1 riparte dal GP Giappone che per la prima volta si disputerà ad aprile: a Suzuka si è sempre corso ad ottobre e novembre, anche se l’anno passato il GP fu anticipato al 24 settembre. Di proprietà della Honda, l’impianto dispone anche di un parco divertimenti e di un centro di educazione al traffico oltre alle Honda Racing School per la guida sui kart, le monoposto e le moto.
Secondo i tecnici Brembo il Suzuka International Racing Course da 5.807 metri di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 1 nonostante la presenza di 10 frenate al giro. Tuttavia in metà di queste la decelerazione è inferiore a 60 km/h e la frenata dura meno di un secondo. Sono soltanto 2 le frenate della categoria High.
La curva più dura
La curva più dura del Suzuka International Racing Course per l’impianto frenante è la 16, teatro di una perdita di velocità di poco inferiore ai 200 km/h, da 289 km/h a 92 km/h. Per riuscirci i piloti frenano per 2,19 secondi, affrontando una decelerazione di 4,5 g con un carico sul pedale di 141 kg. Durante la frenata che sprigiona una potenza di 2.250 kW, l’auto avanza per 103 metri.