Questo appuntamento olandese doveva rappresentare la ripartenza, il riscatto della Ferrari. Così non è stato. Anzi, la disfatta è stata fragorosa, sul campo e senza scusanti per il team di Maranello. La macchina non è sembrata competitiva, o almeno lo è stata per troppo poco tempo; il pit stop sbagliato di Carlos Sainz ha riportato alla mente dei tifosi quello nefasto di Eddie Irvine al Nurburgring nel 1999; il degrado gomma una costante su una F1-75 che ha decisamente perso lo sprint di una volta. Charles Leclerc conclude con un deludente terzo posto, mentre va anche peggio a Sainz che termina ottavo, dopo aver rimediato anche una penalità. Sopra il cotto, l’acqua bollita.
Charles riesce a mantenere un ottimo ritmo nei primi 10 giri di gara e quasi ad attaccare Max Verstappen, nonostante le gomme morbide nuove dell’olandese. L’illusione di assistere ad una gara combattuta tra i due svanisce dal giro 15 in poi, quando Leclerc comincia ad allontanarsi sempre di più dalla Red Bull col numero 1. Al box richiamano il monegasco per montargli gomme medie ma, questa mescola, si dimostra molto lenta sulla F1-75: ecco, quindi, che il distacco da Verstappen cresce vertiginosamente, fino ad arrivare ai 10 secondi.
Così in Ferrari optano per le gomme dure; neanche il tempo di montarle che esce prima la Virtual Safety Car per lo stop di Yuki Tsunoda, poi la Safety per la fermata di Valtteri Bottas. Opportunità questa per Leclerc che può montare le soft ed equiparare la strategia con Verstappen e George Russell. Alla ripartenza, Charles riesce solo a scavalcare Lewis Hamilton che aveva tenuto le gomme medie usate, ma non riesce minimamente a tenere il ritmo di Max e George. Conquista, così, un terzo posto che nasconde un’amara e dolorosa consapevolezza.
La gara di Sainz è un calvario. Alla prima curva del primo giro ha un contatto con Hamilton che, però, non danneggia la sua vettura. Nonostante ciò, il ritmo dello spagnolo è decisamente più lento di quello del suo compagno di squadra per tutta la gara. Copia la strategia di Leclerc, ma gli manca sempre quel guizzo che si era visto anche nella giornata di sabato. Ci si aspettava di più da Carlos oggi. Poi quando ci si mettono sfortuna e colpe non proprie è il massimo.
Innanzitutto, al primo pit stop, il box Ferrari lo richiama all’ultimo momento e i meccanici non sono ancora pronti con la posteriore sinistra che arriva con una decina di secondi di ritardo. Da lì, la sua gara è compromessa. Ma non basta. La Safety Car riunisce il gruppo e Sainz ne approfitta per montare pneumatici morbidi; allo stesso momento la McLaren di Lando Norris rientra ai box e Carlos è costretto a rallentare alla ripartenza dalla sua piazzola, proprio mentre sopraggiungeva la Alpine di Fernando Alonso. Cinque secondi di penalità a fine gara e ottavo posto finale.
Su un circuito favorevole come quello di Zandvoort, il massimo che la Ferrari riesce a fare è terzo e ottavo. Dire poco risulterebbe un eufemismo. La cosa più preoccupante, però, non è tanto il risultato finale, quanto i passi indietro dal punto di vista prestazionale della F1-75. Un’auto che, fino a qualche mese fa, annichiliva gli avversari nei tracciati lenti come questo e reggeva il confronto con la Red Bull anche in quelli veloci. Ora, quella che scende in pista sembra la sua brutta copia.
Non solo le vetture di Milton Keynes sono state più veloci delle Ferrari, ma anche la Mercedes si è dimostrata superiore. Da miglior macchina del lotto a terza forza in qualche settimana. La direttiva tecnica 39 può essere annoverata fra le ragioni di questa debacle, ma di certo non è l’unica. Impossibile spiegare tutto questo deficit semplicemente con una direttiva che, sulla carta, avrebbe dovuto penalizzare anche la Red Bull. Allora, ecco che dietro al sorriso beffardo di Leclerc sul podio si nasconde molto di più: una presa di coscienza che equivale ad una resa. La consapevolezza che questa Ferrari non può lottare per il titolo. Non più.
GP OLANDA F1 2022 ORDINE D'ARRIVO GARA - Domenica 4 Settembre 2022 Pos Nr Pilota Team Tempo/Gap Giri 1 33 M. Verstappen Red Bull 72 2 63 G. Russell Mercedes + 4"071 72 3 16 C. Leclerc Ferrari + 10"929 72 4 44 L. Hamilton Mercedes + 13"016 72 5 11 S. Perez Red Bull + 18"168 72 6 14 F. Alonso Alpine + 18"754 72 7 4 L. Norris McLaren + 19"306 72 8 55 C. Sainz Ferrari + 20"916 72 9 31 E. Ocon Alpine + 22"459 72 10 18 L. Stroll Aston Martin + 22"459 72 11 10 P. Gasly AlphaTauri + 27"009 72 12 23 A. Albon Williams + 30"390 72 13 47 M. Schumacher Haas + 32"995 72 14 5 S. Vettel Aston Martin + 36"007 72 15 20 K. Magnussen Haas + 36"869 72 16 24 G. Zhou Alfa Romeo + 37"320 72 17 3 D. Ricciardo McLaren + 37"764 72 18 6 N. Latifi Williams + 1 giro 71 19 77 V. Bottas Alfa Romeo Ritirato 20 22 Y. Tsunoda AlphaTauri Ritirato
CLASSIFICA PILOTI F1 2022 1 M. Verstappen Red Bull 310 2 S. Perez Red Bull 201 3 C. Leclerc Ferrari 201 4 G. Russell Mercedes 188 5 C. Sainz Ferrari 175 6 L. Hamilton Mercedes 158 7 L. Norris McLaren 82 8 E. Ocon Alpine 66 9 F. Alonso Alpine 59 10 V. Bottas Alfa Romeo 46 11 K. Magnussen Haas 22 12 S. Vettel Aston Martin 20 13 D. Ricciardo McLaren 19 14 P. Gasly AlphaTauri 18 15 M. Schumacher Haas 12 16 Y. Tsunoda AlphaTauri 11 17 G. Zhou Alfa Romeo 5 18 L. Stroll Aston Martin 5 19 A. Albon Williams 4 20 N. Latifi Williams 0
CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2022 1 Red Bull 511 2 Ferrari 376 3 Mercedes 346 4 Alpine 125 5 McLaren 101 6 Alfa Romeo 51 7 Haas 34 8 AlphaTauri 29 9 Aston Martin 25 10 Williams 4
GP OLANDA F1 2022 – VIDEO
GP OLANDA F1 2022 – FOTO
[ngg src=”galleries” ids=”539″ display=”basic_thumbnail” thumbnail_crop=”0″]