Da quando Liberty Media ha acquistato la Formula 1 sono stati effettuati alcuni piccoli cambiamenti con l’obiettivo di avvicinare il pubblico ad un mondo che stava diventando un po’ troppo distante.
Nel 2017, primo anno di gestione da parte della società americana, si è visto un maggiore utilizzo dei social network cambiando radicalmente la politica che Bernie Ecclestone aveva adottato riguardo al mondo web, inoltre si è visto una maggiore promozione come l’evento a Londra e la presentazione in puro stile “americano” per il Gran Premio degli Stati Uniti.
Sean Bratches, il responsabile dell’area commerciale della Formula 1, ha rilasciato un’intervista ad Auto Motor und Sport, in cui ha parlato non solo del 2017, ma ha anche accennato alle novità che saranno introdotte nel 2018.
“Abbiamo provato degli interventi ma siamo ancora distanti dall’obiettivo. Stiamo lavorando perché un elenco di personaggi famosi possano essere ai gran premi, così da attirare ancor più attenzione. Poi c’è la piattaforma digitale da rilanciare, già in programma. Oggi per noi è solo un costo, i tifosi non possono scaricare contenuti esclusivi”.
Il punto di svolta si è visto nel Gran Premio di Spagna del 2017 dove è stata introdotta la F1 Experiences con l’obiettivo di coinvolgere i tifosi nel week-end di gara.
Ma parlando appunto di quello che avverrà nel 2018, Bratches annuncia una maggiore promoziono, come quella vista a Londra, ma che avrà luogo in tutte le grandi città in cui farà tappa la Formula 1: “Gli eventi come quello di Londra sono molto importanti. Abbiamo in programma qualcosa di simile a Marsiglia, Berlino, Milano, Shanghai e Miami, ma non con così tante macchine. A Marsiglia, ad esempio, girerà Renault; è importante il contatto tra Formula 1 e il pubblico fuori dalla pista”.
Ma le novità non sono finite visto che oltre al nuovo logo, la Formula 1 avrà anche una nuova grafica televisiva che permetterà ai tifosi di capire meglio le posizioni in pista grazie a grafiche virtuali.
Un’altra idea sembra che stia prendendo piede è quella di aumentare il numero di dati forniti al pubblico: “Introdurremo un’offerta di streaming diretto ai fan, con contenuti sia in diretta che non. Ci sarà la possibilità di accesso diretto ai dati delle monoposto: 120 sensori trasmettono 1.500 tracce dati al secondo. Filtreremo tra i 30 e i 50 dati, una parte di essi sarà interessante per gli spettatori ordinari, l’altra per i tifosi più appassionati e sarà a pagamento. Elaboreremo i dati graficamente per renderli interessanti e ritagliati su misura. Ad esempio, il tifoso di Verstappen è interessato al punto di staccata esatto di Max e avrà il dato registrato”.
Ultimamente sul sito Formula1.com, i dati scarseggiavano un po’ a meno di non effettuare la registrazione con un abbonamento. Quello di introdurre dati disponibili a tutti è sicuramente un ottimo modo per avvicinare il pubblico, mentre i più appassionati dovranno pagare per avere maggiori informazioni.
Naturalmente non saranno messi a disposizione tutti i dati perché come ben sappiamo la telemetria vera e propria è un segreto ben custodito dalle squadre. I dati telemetrici forniti dalla monoposto in un singolo giro di pista sono moltissimi, a partire dal movimento dei pedali del pilota fino ad arrivare a sensori di ogni genere che controllano il comportamento della monoposto in tutte le parti della pista. Fornire questo tipo di dati è impossibile, ma ci potrebbero essere altri dati interessanti che potrebbero essere integrati durante la gara o negli approfondimenti televisivi durante il week-end.
Inoltre potrebbe essere interessante pubblicare tutte le comunicazioni radio, perché come ben sappiamo durante il Gran Premio soltanto alcune vengono mandate in onda.
Resta però una domanda da fare: “Che cosa ne pensano le squadre?”
Fino ad ora nessuno si è espresso e sicuramente la pubblicazione dei dati meno rilevanti per i team non dovrebbe creare alcun problema, ma non sappiamo ancora come sta reagendo il paddock a questo avvicinamento con i tifosi e quest’anno sarà un passo importante per Liberty Media per far rinascere l’interesse verso la Formula 1.