Durante la passata stagione in più di un’occasione c’è stato modo di trattare la tanto discussa questione: in Formula 1 le vie di fuga in asfalto funzionano oppure bisogna tornare a usare la sabbia e la ghiaia?
L’episodio chiave della stagione 2017 si può identificare nel sorpasso all’ultimo giro del GP degli USA di Max Verstappen ai danni di Kimi Raikkonen. L’olandese in quell’occasione è stato infatti in grado di compiere un’incredibile manovra sfruttando l’interno asfaltato di curva 18, andando però fuori pista con tutte e quattro le ruote. Di conseguenza Verstappen è stato penalizzato per non aver rispettato il regolamento e ciò ha contribuito a riaccendere la polemica.
ASFALTO: PRO E CONTRO
Si parla principalmente di sicurezza. Nelle uscite di pista, soprattutto quelle laterali, l’asfalto impedisce un rallentamento troppo brusco che potrebbe con facilità ribaltare la monoposto irrimediabilmente, tuttavia esse non risolvono completamente il problema; poiché in più di un’occasione queste vie di fuga non sono servite a far decelerare abbastanza le monoposto da evitare conseguenze pericolose. La convinzione di poter osare, inoltre, aiuta psicologicamente il pilota ad andare oltre il proprio limite alla ricerca di un sorpasso che altrimenti sembrerebbe impossibile (vedi ancora Verstappen vs Raikkonen), giovando in questo modo allo spettacolo. Per contro, invece, la seconda chance offerta dalle vie di fuga in asfalto in caso di staccata troppo ritardata contribuisce a rendere l’azione più monotona, riducendo l’abilità del pilota richiesta nel trovare il limite della propria vettura a una pura formalità, togliendo così suspense alle manovre di gara.
SABBIA E GHIAIA: PRO E CONTRO
I pro e i contro in questo caso si riducono quasi totalmente nella confutazione di quelli precedenti. Con la sabbia e la ghiaia infatti ritornerebbe il fattore di pericolo che caratterizzerebbe così una gran parte delle uscite di pista, soprattutto quelle ad alte velocità. La paura psicologica che i limiti del tracciato porta con sé, inoltre, ridurrebbe l’audacia dei piloti, i quali limiterebbero le proprie azioni a scapito dei sorpassi e dello spettacolo in pista. In poche parole, potrebbe esserci meno azione ma più di qualità.
L’OPINIONE DEI PILOTI
I diretti interessati, i piloti per l’appunto, sembrano non avere dubbi sulla questione: il ritorno alla sabbia e alla ghiaia risolverebbe tutti i problemi e metterebbe fine alle polemiche. Recentemente il campione del mondo in carica Lewis Hamilton si è pronunciato sulla questione affermando: “La Federazione ha fatto un lavoro incredibile sul tema della sicurezza, ma è arrivato il momento di fare un passo indietro tornando alle vie di figa in erba o ghiaia. Un pilota non dovrebbe poter tagliare le curve così facilmente, con la consapevolezza che tanto se commette un errore ha a sua disposizione un’ampia striscia di asfalto. Quello che amo del passato era il rischio di perdere tempo, o addirittura la gara, se si usciva di pista. Oggi puoi affrontare una curva anche il 5% più forte poiché anche se sbagli puoi comunque rientrare in pista”. Molti piloti si sono trovati d’accordo con le parole dell’inglese, tra cui lo stesso Max Verstappen, Sergio Pérez e Pascal Wehrlein.
Perciò, qual è la vostra opinione a riguardogoo? La Formula 1 si trova sulla strada giusta in tal senso, oppure è il caso che la FIA faccia un passo indietro e ritorni al vecchio formato?