La crisi che seguirà il periodo Covid-19 metterà in seria difficoltà una larga fetta dell’economia mondiale, e i team di Formula 1 meno attrezzati non saranno da meno. Molti di questi, perciò, potrebbero rivolgersi ancora di più ai piloti paganti, come peraltro già stanno facendo.
A introdurre l’argomento è stato Guenther Steiner, team principal del team Haas, che in un’intervista rilasciata qualche giorno fa ai media britannici ha dichiarato: “E’ un argomento che non ho ancora discusso con Gene (Haas, il team owner), ma al momento non posso escludere nessuna possibilità”. Entrambi i piloti della squadra americana sono in scadenza, e non ci sarebbe nulla di strano se il manager alto atesino pensasse di rivolgersi ad un pay driver per il 2021, per garantire stabilità e tranquillità al team.
La situazione del team Haas merita però una riflessione. La decisione, giunta al termine della scorsa stagione, di confermare entrambi i piloti ha colto molti di sorpresa. Passi per Magnussen, autore comunque di gare coriacee, ma che anche a Grosjean venisse allungato il contratto se lo aspettavano in pochi. La spiegazione data da Steiner, cioè che i due piloti erano stati confermati come segno di riconoscenza per le prestazioni deludenti della vettura, fa acqua da tutte le parti. In particolare il francese, da sempre incline all’errore, è parso soffrire in queste ultime due stagioni il più giovane e aggressivo team mate danese.
Allora perchè entrambi sono ancora al loro posto? La spiegazione potrebbe essere che, pur non essendo pay drivers a tutti gli effetti, siano degli ottimi portatori di sponsor, che di certo ad un team come Haas fanno comodo. Non ci sarebbe nulla di strano o scandaloso, tanti piloti, anche talentuosi, hanno iniziato in questo modo la carriera (Niki Lauda su tutti). Già da quest’anno, ma in particolare dal 2021, potrebbe però non bastare; si prospetta infatti una crisi finanziaria molto pesante, e gli effetti quasi sicuramente si faranno sentire sulla F.1. Il team americano potrebbe pensare di rivolgere le proprie attenzioni altrove, dopo aver smentito le voci di cessione che da qualche tempo circolavano.
La situazione piloti è ancora tutta da definire anche negli altri team di seconda fascia. La situazione più caotica al momento è sicuramente quella della Williams, in cui è il team ad essere in vendita. Pare ormai quasi certa la cessione al miliardario canadese Latifi, padre di Nicolas che quest’anno farà il debutto nel Circus. Se così sarà, nel 2021 potremmo vedere ancora un giovane tra i piloti dell’Academy Mercedes al suo fianco, altrimenti si dovrà per forza di cose provvedere in altro modo.
In casa Alfa Romeo, la situazione potrebbe essere un po’ diversa, con un sedile (quello su cui attualmente siede Giovinazzi) ipotecato dalla Ferrari per la sua Academy. Il contratto di Raikkonen è in scadenza a fine stagione, e, se il finlandese dovesse ritrarsi, il team di Hinwil potrebbe decidere di mettere il pugliese sull’altro sedile, per lasciare posto ad un giovane proveniente dalla F.2. I papabili sono due: Mick Schumacher (che ha le probabilità maggiori) e Robert Schwartzmann, entrambi comunque molto solidi anche da un punto di vista economico.
Se però Antonio dovesse deludere nel corso del 2020, al suo posto potrebbe essere messo Robert Kubica, attuale terzo pilota, che in dote ha portato dalla Williams il suo sponsor personale, a cui certamente farebbe piacere rivedere il polacco su una vettura in grado di lottare almeno per i punti.
Racing Point, invece, diventerà Aston Martin, sotto la guida di Lawrence Stroll. Il canadese ha più volte dichiarato che il figlio Lance dovrà guadagnarsi la riconferma come qualsiasi altro pilota, ma è difficile credergli. Al suo fianco, Perez è una solida certezza, sia in pista che in banca, essendo appoggiato da sempre dal gruppo Telmex di Carlos Slim. Il marchio inglese potrebbe però pensare di rientrare in grande stile, tentando un Campione del Mondo come Sebastian Vettel, che ancora non ha deciso del suo futuro, o perlomeno non ha dato comunicazioni in merito.
Attenzione, infine, alla Renault: la casa francese potrebbe avere dei problemi a livello di corporate, e decidere di cedere così il team. In questo caso, sarebbe pronto il magnate russo Mazepin, che metterebbe al volante, a fianco di Ocon, il figlio Nikita, da anni presenza fissa in F.2.
Staremo a vedere come si evolverà la situazione, ma certamente ci aspetta un mercato piloti vivace come non si vedeva da qualche anno!