Il Mondiale di Formula 1 torna in pista per la quarta gara della stagione, il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna in programma all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.
Numeri e curiosità dell’attesissimo appuntamento di Imola.
4. I settori trainanti del Made in Italy che si impongono nel panorama mondiale. Sono riconosciuti nelle cosiddette “Quattro A”: abbigliamento, alimentare, arredamento, automazione. Il Made in Italy viene tutelato con delle regole precise a partire dal 1967 e secondo le ultime stime vale oltre 2.100 miliardi di euro.
21. Il numero medio di sorpassi effettuati nei Gran Premi disputati a Imola validi per il Mondiale. Nell’edizione del 1987, vinta da Nigel Mansell (Williams) si è assistito a ben 47 cambi di posizione, mentre la corsa (piacevolmente) più monotona è stata quella del 2006, conquistata da Michael Schumacher con la Ferrari 248 F1: ci fu appena un sorpasso (quello di Tiago Monteiro su Takuma Sato al 20° giro per il 18° posto…).
127. Il “Made in Italy” nella storia della Formula 1. Nella massima categoria hanno corso almeno un Gran Premio 83 piloti italiani, 24 costruttori, 16 motoristi, un produttore di gomme. In Italia si è gareggiato su quattro circuiti (Monza, Imola, Mugello – di proprietà della Ferrari – e Pescara).
317. La lunghezza della attuale via Emilia in chilometri – da Rimini a San Giuliano Milanese – che passa anche per Imola. Prende il nome dall’antica Via Aemilia voluta nel 189 a.c. dal comandante militare Marco Emilio Lepido ed è l’arteria fondamentale dell’Emilia-Romagna, regione a cui ha parzialmente dato il nome. Parallelamente al tracciato di quella che si chiama anche Strada Statale 9 (SS9) sono state costruite l’Autostrada A1 e le ferrovie Milano-Bologna, sia la storica che quella ad alta velocità, nonché l’autostrada A14 adriatica che parte da Bologna per poi entrare in Romagna e attraversare l’intera regione e proseguire fino alla Puglia.
1963. L’anno della prima gara di Formula 1 disputata a Imola. Non era valida per il campionato del mondo e venne vinta da Jim Clark con la Lotus. La Scuderia Ferrari non era presente e il migliore degli italiani fu Carlo Maria Abate, quinto con una Cooper della Scuderia Centro Sud. Imola tornò poi ad ospitare una corsa di Formula 1 16 anni più tardi, quando fu sede del Gran Premio Dino Ferrari, anch’esso non valido per il Mondiale. Vinse Niki Lauda con la Brabham-Alfa Romeo. Terzo fu Jody Scheckter con la Ferrari 312 T4. Dall’anno seguente l’impianto venne inserito nel calendario iridato come sede del Gran Premio d’Italia e poi di quello di San Marino fino al 2006. Nel 2020 è tornato come Gran Premio dell’Emilia-Romagna, prima di prendere la denominazione attuale.