L’Alpine porta a casa un ottimo risultato dal Gran Premio del Belgio, che gli permette di allungare in classifica sulla McLaren: protagonista assoluto uno scatenato Fernando Alonso
La Formula 1 riparte dal Belgio con una gara frizzante e ricca di colpi di scena: tra rimonte strepitose, brusche frenate e errori gravi, Spa ha regalato, ancora una volta, un grande spettacolo. A cui si è iscritta, con pieno merito, l’Alpine, ormai a tutti gli effetti la quarta forza di questo mondiale. La scuderia francese riprende in Belgio il discorso che aveva lasciato in sospeso in Ungheria, mostrando miglioramenti costanti e concreti. Un passo deciso verso il quarto posto nel mondiale costruttori, sempre più saldo nelle mani degli uomini di Enstone. Merito anche del “separato in casa” Fernando Alonso, autore di una gara all’arrembaggio, terminata con il colpo di fortuna finale, grazie alla sciagurata strategia della Ferrari con Charles Leclerc.
SPA CONFERMA: ALPINE PIU’ FORTE DI MCLAREN
La pausa estiva poteva essere l’occasione per portare nuovi aggiornamenti, così da dare uno strappo definitivo nelle gerarchie in griglia. E l’Alpine sembra averla colta al volo. La scuderia di Enstone ha lavorato egregiamente nelle 3 settimane di stop, arrivando a Spa in forma smagliante. Sin dal venerdì la vettura si è adattata velocemente a tutte le condizioni, mettendo in mostra un ottimo passo e un bilanciamento ottimale. Elementi che poi hanno indirizzato il week-end verso un esito positivo: un quinto e un settimo posto che portano in saccoccia ben 16 punti, contro i zero della McLaren. Un chiaro e inequivocabile segnale: il team transalpino è, ad oggi, superiore agli uomini di Woking.
ALONSO DA’ SPETTACOLO, OCON DI RIMONTA
Tra una penalità e l’altra, l’Alpine ha sfruttato al meglio la possibilità di partire dalle primissime file. Merito, soprattutto, di quel Fernando Alonso che al termine della stagione lascerà la scuderia, ma con tutte le intenzioni di farlo con un buon ricordo. La gara di Spa rappresenta tutta l’essenza del vecchio leone Nando: battagliero, tagliente, costante sul passo e, cosa che non guasta mai, fortunato. Sì, perché il quinto posto finale (merito dell’ennesimo suicidio Ferrari) è, alla fine dei conti, il giusto riconoscimento per un fine settimana ad altissimi livelli. Discorso analogo che vale per Esteban Ocon: partito dalle ultime posizioni per la penalità, il francese mostra i muscoli e, con grande intelligenza, riemerge fino al settimo posto, neanche lontano dal compagno di squadra. Un’ulteriore dimostrazione della competitività dei piloti dell’Alpine, pronta a blindare il quarto posto e confermarsi nelle posizioni nobili della griglia anche a Zandvoort.