Il Gran Premio d’Italia sarà l’ultima tappa europea, prima di passare in Oriente e poi tornare in America. Ormai il titolo sembra destinato alla Red Bull e a Max Verstappen, ma il Tempio della Velocità ha quel suo fascino storico in cui tutti almeno una volta vogliono vincere.
I lunghissimi rettilinei di Monza permettono ai piloti di raggiungere velocità incredibili, ma le strette chicane presenti, li costringono anche a forti frenate. Proprio per questo motivo i tecnici della Brembo hanno individuato nelle varianti le principali difficoltà del week-end.
Il tracciato brianzolo si è guadagnato un punteggio pari a 3 sulla scala dell’impegno per i freni e ciò significa mediamente impegnativo per l’impianto frenante.
F1 2022, Gp Italia: come si frena sul tracciato di Monza
Delle 11 curve presenti, ben 6 richiedono l’utilizzo dei freni e ciò significa che 9 secondi e mezzo del tempo sul giro vengono spesi con i freni attivi, per un totale del 12% del tempo di gara.
I tecnici della Brembo hanno suddiviso le 6 frenate in: 4 altamente impegnative per l’impianto frenante, mentre le restanti 2 sono di medio impegno.
La frenata più dura di tutto il tracciato è proprio quella che precede la prima variante, dove le vetture arrivano con una velocità di 334 km/h e frenando per 2,81 secondi scendono a 76 km/h necessari ad affrontare questa strettissima chicane. Lo spazio di frenata è di ben 139 metri e il carico sul pedale del freno arriva a 135 kg con una decelerazione di 4,3g.
La prima curva sarà anche teatro di molti bloccaggi, con i piloti che prenderanno le vie di fuga per evitare di danneggiare le vetture sui cordoli, sarà infatti importante mantenere le temperature dei freni ottimali durante i lunghi rettilinei, perché se si raffredderanno troppo, il pilota non avrà più la giusta sensibilità in fase di frenata.
Qui sotto un video in cui Matteo Bobbi e Andrea Algeri, F1 Customer Manager per Brembo Racing, ci raccontano alcune curiosità sugli impianti frenanti in vista del GP di Monza.