Se lo è meritato tutto Verstappen l’appellativo di “Super Max” al termine delle qualifiche del Gp Australia. Con un giro stellare a fine Q3 ha fatto capire che lui e la Red Bull continuano ad essere decisamente e di gran lunga i migliori, nonostante qualche problema. E intendono restarci. Quel lap costruito con grande cattiveria agonistica ha infatti lanciato un chiaro e significativo messaggio ai rivali, che si traduce più o meno così: la RB19 qui non è perfetta ma io e il team siamo una forza superiore ad ogni difficoltà. Fin dal venerdì la Red Bull dell’olandese è apparsa nervosa e sottosterzante, problematica nella ricerca del giusto bilanciamento. Eppure questo non ha fermato la ruspa Max che con quell’1’16″732 da pole assoluta ha dimostrato che lui e il team campione in carica sono troppo avanti per tutti.
Fino alla mostruosa tornata di Super Max le prove del Gp Australia erano state vibranti e combattute come non si assisteva da tempo immemore. Tutti molto vicini e pronti ad azzannarsi a vicenda. Poi due zampate micidiali: quella ovviamente di Verstappen e l’altra del leone ferito Mercedes. Con un balzo felino Russell ed Hamilton si sono posizionati subito dietro il leader del Mondiale, scalzando il comunque ottimo Fernando Alonso. Deludente, tanto per cambiare, è stata invece la performance della Ferrari. Sulla pista dove lo scorso anno Charles Leclerc aveva definito la sua F1-75 una bestia, quest’ultima si è adesso trasformata in moscerino. Lontani dal poleman, Sainz e Leclerc non sono riusciti a far meglio del 5° e 7° posto. Tra di loro anche l’Aston Martin di Stroll.
Ma la sorpresa in negativo di questa sessione è stata Sergio Perez, il quale conferma il suo tradizionale trend “dalle stelle alle stalle” a cui ci ha spesso abituato. Dopo la vittoria da campione in Arabia Saudita, il pilota messicano ha perso il controllo della vettura in Q1 finendo nella ghiaia e concludendo così le qualifiche. Una conferma, questa, di quanto la Red Bull non fosse oggi al top. Soprese in positivo, invece, Williams e Haas grazie agli adamantini Albon e Hulkenberg, passati brillantemente in Q3 e protagonisti dell’ottavo e decimo crono.
GP AUSTRALIA F1 2023 - GRIGLIA DI PARTENZA Nr Pilota Team --Q1-- --Q2-- --Q3-- Gap 1 M. Verstappen Red Bull 1'17"384 1'17"056 1'16"732 2 G. Russell Mercedes 1'17"654 1'17"513 1'16"968 +0"236 3 L. Hamilton Mercedes 1'17"689 1'17"551 1'17"104 +0"372 4 F. Alonso Aston Martin 1'17"832 1'17"283 1'17"139 +0"407 5 C. Sainz Ferrari 1'17"928 1'17"349 1'17"270 +0"538 6 L. Stroll Aston Martin 1'17"873 1'17"616 1'17"308 +0"576 7 C. Leclerc Ferrari 1'18"218 1'17"390 1'17"369 +0"637 8 A. Albon Williams 1'17"962 1'17"761 1'17"609 +0"877 9 P. Gasly Alpine 1'18"312 1'17"574 1'17"675 +0"943 10 N. Hulkenberg Haas 1'18"029 1'17"412 1'17"735 +1"003 ----------------------------------------------------------------------- 11 E. Ocon Alpine 1'17"770 1'17"768 12 Y. Tsunoda AlphaTauri 1'18"471 1'18"099 13 L. Norris McLaren 1'18"243 1'18"119 14 K. Magnussen Haas 1'18"159 1'18"129 15 N. De Vries AlphaTauri 1'18"450 1'18"335 -------------------------------------------------------- 16 O. Piastri McLaren 1'18"517 17 G. Zhou Alfa Romeo 1'18"540 18 L. Sargeant Williams 1'18"557 19 V. Bottas Alfa Romeo 1'18"714 20 S. Perez Red Bull -
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