Gran Premio d’Austria F1: numeri e curiosità della gara al Red Bull ring, nona gara della stagione del mondiale 2023 di Formula 1.
2. I piloti austriaci che hanno corso per la Ferrari in Formula 1: si tratta del tre volte campione del mondo Niki Lauda (che portò il titolo mondiale a Maranello nel 1975 e nel 1977) e di Gerhard Berger, che insieme hanno conquistato con il Cavallino 20 Gran Premi (15 e 5 rispettivamente). I due austriaci con la Scuderia hanno disputato 153 GP ottenendo anche 30 pole position, 21 giri veloci e 56 podi.
5. Le gare valide per il Mondiale di Formula 1 corse a Spielberg nelle ultime tre stagioni. La pista austriaca ha infatti ospitato il GP d’Austria e il GP di Stiria sia nel 2020 che nel 2021, diventando l’unico circuito della storia a collezionare questo primato. Nella stagione 2020 – molto condizionata dal Covid-19 – si era corso due volte anche a Silverstone e a Sakhir, in Bahrain con due configurazioni di tracciato diverse, mentre nel 2021 solo Spielberg mantenne il doppio appuntamento.
9. I borghi che formano la municipalità di Spielberg, detti in gergo locale Katastralgemeinden. Oltre allo stesso Spielberg si tratta di Einhörn, Laing, Lind, Massweg, Pausendorf, Sachendorf, Schönberg e Weyern.
16. Gli anni di età del giovane apprendista pasticcere Franz Sacher quando, nel 1832, inventò l’omonima torta, una delle più note al mondo. Sacher, che amava particolarmente il cioccolato, era alle dipendenze del cancelliere austriaco Klemens von Metternich e a causa dell’improvvisa malattia del capocuoco, si trovò a dover preparare un dolce per un pranzo ufficiale. Il giovane decise di osare e propose la propria ricetta che si rivelò un successo e ne lanciò la carriera.
29. I giri percorsi nell’unica edizione del GP d’Austria sospesa prima di aver completato tutta la distanza prevista. Era il 1975 e a vincere fu il pilota più vecchio in pista, Vittorio Brambilla – 37 anni – con la March. L’italiano, scattato ottavo, diede prova delle sue doti di guida sul bagnato risalendo il gruppo e portandosi in testa al giro 19 sfruttando un’indecisione di James Hunt, mentre la pioggia aumentava rapidamente di intensità. Alla tornata 29 le condizioni costrinsero la direzione gara a sospendere la corsa che fu però interrotta con la bandiera a scacchi che ne sancì la conclusione. Passato il traguardo, Brambilla perse il controllo della sua vettura e finì contro le barriere danneggiando il muso della monoposto ma ormai la vittoria era acquisita. Vittorio, fratello di Tino, uno dei collaudatori più stimati da Enzo Ferrari, riportò il tricolore sul gradino più alto del podio dopo il GP d’Italia del 1966, quando a vincere era stato Ludovico Scarfiotti con la Ferrari. Fu la sua unica vittoria in Formula 1.