Alla vigilia di una nuova stagione del Mondiale di Formula 1 Gian Carlo Minardi tocca i temi più caldi di queste settimane.
Da mercoledì 21 a venerdì 23 febbraio i motori delle nuove F1 2024 si accenderanno per la tre giorni di test collettivi in Bahrain, che ospiterà anche il primo appuntamento del Campionato Mondiale 2024di Formula 1.
TUTTI A CACCIA DELLA RED BULL
“Ad oggi – ha commentato Minardi sul suo sito Minardi.it – tutti si ritengono soddisfatti in base ai risultati ottenuti indoor, ai simulatori, ma nessuno è a conoscenza di quanto margine avesse ancora la RB19 e quanto possono essere migliorati con la RB20. Da quello che si sente, la Racing Bulls dovrebbe aver fatto un grande passo in avanti rispetto all’anno passato. Sarà interessante seguire questi avvicendamenti”.
SERVONO PIU’ SESSIONI DI TEST
“Neanche da dire. Il punto di riferimento resta la Red Bull”. Non ha dubbi il fondatore dell’omonima Scuderia che corse anche in Formula 1 che poi ha anche aggiunto: “Non sarà certamente facile dare delle interpretazioni dopo appena tre giorni di test. Troppo pochi. E’ vero che non ci sono stati stravolgimenti sul fronte regolamenti e line-up piloti, ma diversamente, come sarebbe possibile lanciare un rookie in un mondiale così lungo e competitivo con solamente tre giorni di test ufficiali? In questi ultimi giorni i piloti sono tornati in pista utilizzando vetture “vecchie” per togliere la ruggine invernale, ma in nessun altro sport ci sono limitazioni così strette “sull’allenamento”.
LE NUOVE MONOPOSTO
“Le nuove monoposto sono state svelate in forma mediatica – ha detto Minardi -. Esprimere dei giudizi è praticamente impossibile. Bisognerà vedere se quanto si è visto nelle foto corrisponde alla realtà. Rispetto al 2023 abbiamo visto numerose novità, frutto di un continuo sviluppo. Sarà interessante seguire i test anche sotto questo aspetto. Con solamente tre giorni, a distanza di così poco tempo dal primo GP, non credo che si nasconderanno eccessivamente.
Minardi, sul suo sito, affronta anche altri due temi: il passaggio di Lewis Hamilton dalla Mercedes alla Ferrari e l’intricata vicenda di Chris Horner. L’intervista completa su Minardi.it