
Arriva la Ferrari SF24. Maranello ha svelato l’arma con cui attaccare (o quantomeno infastidire in modo credibile) la Red Bull nel Mondiale che sta per iniziare. È stata una presentazione estremamente sobria quella di Maranello per la sua nuova creatura. Un evento portato all’essenzialità all’insegna del basso profilo e della concretezza evitando i trionfalismi dello scorso anno, clamorosamente non suffragati dai fatti in pista. La lezione almeno su questo aspetto è servita. Ma andiamo alla vettura che appare pulita e filante nelle linee ricalcando lo stile della SF23 di cui è chiaramente un’evoluzione. L’obiettivo, del resto, era quello di eliminare i punti deboli della non certo brillante progenitrice, che si traducevano soprattutto nell’instabilità e nella insoddisfacente performance in gara di gomme e passo. A prima vista, rispetto al 2023 il muso è stato accorciato e sono state modificate anche l’ala anteriore e le pance con particolare riferimento all’ingresso.
In questi ultimi due particolari emerge un’ispirazione Red Bull. Non ci sono scelte tecniche particolarmente estreme, bensì corposi affinamenti. Carico al punto giusto e consapevole che questa sarà la prima stagione in cui si vedrà la sua impronta, il team principal Fred Vasseur esprime concetti chiari: “Presentare una nuova vettura è sempre un momento molto emozionante, sia per me che per i piloti, anche se tutti noi stiamo già pensando a quando ci confronteremo in pista con i nostri avversari. Quest’anno dobbiamo ripartire da dove c’eravamo fermati nel finale della scorsa stagione, quando eravamo costantemente nelle prime posizioni. Ci aspetta il campionato più impegnativo della storia della Formula 1 e con Charles e Carlos siamo d’accordo: dobbiamo essere più cinici ed efficaci nell’approfittare delle occasioni, cercando di portare a casa punti ad ogni gara e continuando a migliorarci sotto tutti gli aspetti. Siamo orgogliosi di poter contare sui nostri tifosi”.
Piuttosto ottimisti i due piloti Ferrari Leclerc e Sainz, al loro ultimo anno da compagni di squadra visto l’arrivo di Hamilton nel 2025. “La macchina mi piace molto – afferma il pilota monegasco – compresi i dettagli in bianco e giallo della carrozzeria. Ovviamente però quello che mi interessa di più sono le prestazioni perché è in pista che ci si gioca tutto. La Ferrari SF-24 promette di essere meno sensibile e più guidabile e direi che per noi piloti è proprio quello che serve per poter fare bene. Mi aspetto un passo avanti sotto molti aspetti e da quello che ho potuto capire al simulatore credo che siamo dove vogliamo essere. In questa stagione – dichiara senza mezzi termini – l’obiettivo è essere sempre davanti: voglio ripagare con tante belle gare i nostri tifosi e tornare a dedicare loro delle vittorie”.
“Quando ho visto la SF-24 per la prima volta – spiega invece Sainz – avrei voluto salirci sopra e accendere il motore. Non vedo l’ora di guidarla in pista per verificare che, come ci dice il simulatore, questa vettura sia il passo avanti che tutti desideriamo. L’obiettivo è avere una monoposto più guidabile e quindi costante sul passo gara, che sono i requisiti di base per poter lottare per la vittoria. Noi piloti abbiamo dato il massimo per fornire indicazioni precise ai tecnici e sono sicuro che gli ingegneri che lavorano a Maranello avranno assecondato le nostre esigenze. Vogliamo dare qualcosa per cui esaltarsi ai tifosi che ci hanno sostenuto anche nei momenti più difficili della scorsa stagione”.
La parola infine ai tecnici, il Technical Director Chassis Enrico Cardile e il Technical Director Power Unit Enrico Gualtieri. “Con la Ferrari SF-24 – sottolinea Cardile – abbiamo voluto creare una piattaforma completamente nuova. Si può dire infatti che ogni area della vettura è stata riprogettata. Abbiamo trasformato le indicazioni dei piloti in grandezze ingegneristiche e abbiamo assecondato la loro esigenza di avere una vettura più facile da guidare e quindi da sfruttare e portare al limite“.
“In preparazione di questo campionato – evidenzia Gualtieri – abbiamo rivisto tutti i processi che riguardano il propulsore in modo da massimizzarne la prestazione. Inoltre abbiamo lavorato a braccetto con i nostri partner per ottimizzare ulteriormente le procedure lato affidabilità: per esempio grazie al costante monitoraggio dei fluidi che riusciamo a realizzare in pista con Shell siamo in grado di avere continuamente indicazioni sullo stato di salute della power unit”.