Max Verstappen semplicemente favoloso. A Barcellona l’olandese si mette alle spalle l’ottima McLaren di Norris e le frecce d’argento di Hamilton e Russell consolidando la prima posizione in classifica. Il pluricampione del mondo, alla guida di una RB 20 tutt’altro che imbattibile, si è dimostrato ancora una volta il numero 1 nella gestione delle diverse situazioni di gara, supportato da un’ottima visione strategica del team al muretto.
“Questa gara è stata sicuramente sudata, ma credo che, in sostanza, sia stata decisa in partenza. Sono andato in testa al secondo giro dopo aver superato Russell e sono riuscito a creare una sorta di cuscinetto, un piccolo divario sui rivali“. Così ha commentato Max la sua gara, una vittoria “sudata”, frutto della perfetta sinergia che intercorre tra il pilota e gli strateghi del team.
Per battere Max, ad oggi, non basta avere la vettura più veloce in pista. Lo sa la McLaren, che per il secondo weekend consecutivo, non è stata capace di massimizzare il potenziale della propria macchina, una MCL38 che si è dimostrata superiore sia a Montreal che a Barcellona rispetto alla RB 20 di Max Verstappen. Due settimane fa fu il muretto a tradire Lando, questa volta è stato Lando a tradire se stesso, con una leggerezza in partenza, che in poche curve gli è costata due posizioni, mettendo la parola fine alle ambizioni di vittoria del pilota britannico. Ed è proprio lì che invece Max ha vinto la gara, facendo fuori Norris, l’avversario più temibile, e andando a prendere in poco tempo anche la prima posizione di George Russell.
Quei due secondi, o poco più, che hanno separato Max da Lando alla bandiera a scacchi sono poi l’espressione di una fantastica capacità di lettura della gara da parte del team. La Red Bull infatti ha deciso con Max di partire con la gomma soft usata, preservando così un treno di gomma nuova per l’ultima parte di gara.
Max era quindi consapevole che una chance di passare Norris l’avrebbe avuta, a quel punto l’unica cosa che restava da fare era difendere la posizione dalla McLaren che, come detto, si è dimostrata la macchina più veloce in pista per tutto il weekend.
Una strategia aggressiva che ha pagato, ma che senza la manovra in partenza di Max sarebbe rimasta solo una bella idea sulla carta.
L’evoluzione tecnica delle altre vetture negli ultimi due mesi sembra aver esaltato ancora di più il talento di Max Verstappen, regalandogli uno status da vera e propria leggenda di questo sport.