Con il Gran Premio di Singapore si chiude il terzo quarto del campionato di Formula 1. Il Marina Bay Street Circuit, disegnato dall’architetto Hermann Tilke, ha subito una prima modifica nel 2009, una seconda nel 2013 con l’eliminazione della chicane alla curva 10, una terza nel 2015 con la correzione delle curve 11, 12 e 13 e una quarta nel 2023 con l’eliminazione di quelle che erano le curve 16, 17, 18 e 19. Rispetto a Monaco, il tracciato risulta più lungo e molto più veloce.
Secondo i tecnici Brembo il Marina Bay Street Circuit da 4.940 metri di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4 per il ritmo serrato e la mancanza di spazi adeguati al raffreddamento: i freni sono usati in 12 delle 19 curve e 5 di queste staccate sono della categoria Hard perché richiedono un carico sul pedale di oltre 145 kg e generano una decelerazione di 4,6 g
F1, Singapore: Come di frena a Marina Bay [ VIDEO ]
F1, Singapore: La curva più dura
La curva più dura del Marina Bay Street Circuit per l’impianto frenante è la 14: le monoposto vi arrivano a 288 km/h e scendono a 93 km/h in 2,19 secondi durante i quali percorrono 94 metri. Lo sforzo richiesto ai piloti è di 4,6 g e il carico che esercitano sul pedale del freno è di 150 kg. La potenza frenante è invece di 2.239 kW.