Chi è stato il più grande pilota che abbia mai corso in Formula 1? Una domanda talmente complessa che è quasi impossibile fornire una risposta precisa. Bisogna tenere in considerazione diversi fattori, come le tecnologie e le diverse epoche, talmente differenti che rende difficilissimo fare un confronto reale tra gli assi del volante che si sono presentati in pista in 68 anni di Formula 1.
Questo vale per i grandi campioni, ma vale anche per coloro che, invece, non sono passati alla storia per i risultati personali ottenuti in F1. Anche qui vanno considerate tantissime condizioni che non consentono di stabilire chi rientri nella categoria dei “peggiori”, ed infatti non è di questo che vogliamo parlare. Quella che segue è una lista di nomi che, in qualche modo, ci hanno fatto divertire e sorridere per i loro errori, per la loro costante presenza nelle retrovie o nell’elenco dei piloti ritirati e, per alcuni di loro, anche per la “fama” di essere dei veri e propri “buttafuori”. Nomi del passato e anche del presente, tutti sbucati e riportati alla memoria dal popolo di internet e dai social network, fonti dalle quali abbiamo trovato piloti che pensavamo di aver dimenticato.
In questo articolo non intendiamo in alcun modo offendere o denigrare l’immagine dei piloti in questione, ma semplicemente vogliamo ricordare coloro che non sono passati alla storia per il loro “piede pesante” con ironia, tenendo sempre in considerazione che tutti questi piloti si sono presentati comunque in F1 (indipendentemente dal fatto che fossero “pay driver” o meno), ed il solo fatto che abbiano sfidato pericoli non di poco conto in pista, meritano rispetto.
DAL 2000 AD OGGI: I PIU’ RECENTI
Come abbiamo già accennato in precedenza, i piloti in questione appartengono al passato della Formula 1, ma alcuni di loro li abbiamo osservati all’opera anche di recente, o addirittura sono ancora in attività. Secondo il popolo di internet, dal quale abbiamo ricavato alcuni nomi, tra i piloti attuali che stanno lasciando meno il segno in Formula 1 compaiono ben tre personaggi molto citati dal web: lo svedese Marcus Ericsson, in forza alla Sauber, l’inglese Jolyon Palmer (con il suo futuro in Renault sempre messo in discussione) ed il canadese della Williams Lance Stroll, anche se quest’ultimo sta notevolmente migliorando le proprie prestazioni dopo un avvio di campionato effettivamente disastroso.
Questi sono dunque i tre piloti che internet non considera sufficientemente veloci o addirittura talentuosi, ma ce ne sono altrettanti che, a partire dal 2000, hanno avuto la stessa reputazione negativa.
Tra questi spiccano gli unici due piloti di nazionalità indiana che siano riusciti ad approdare in F1: Karun Chandhok e Narain Karthikeyan. Non è sfuggito all’attenzione del web nemmeno un pilota come Pastor Maldonado, il quale, pur vantando una vittoria in F1 nel suo palmarès, è sempre stato oggetto di critiche da parte degli appassionati, i quali lo hanno accreditato come responsabile di troppi contatti o incidenti nel corso della sua carriera.
Nel lungo elenco di piloti meno veloci di sempre compaiono anche l’inglese Max Chilton e lo spagnolo Roberto Mehri, entrambi compagni di squadra negli ultimi anni di attività della HRT in Formula 1. E ancora il brasiliano Luciano Burti, il quale è presente nell’elenco dei brasiliani insieme ai connazionali Ricardo Zonta, Cristiano Da Matta, Enrique Bernoldi, Tarso Marques ed Antonio Pizzonia. Il web non si è dimenticato, sempre a proposito di brasiliani, di altri due piloti, che balzano subito all’occhio per il loro pesantissimo cognome: Bruno Senna, nipote del grande Ayrton, e Nelson Piquet Jr., figlio del tre volte campione del mondo e balzato alla cronaca per lo scandalo “Crash Gate” del 2008.
Insieme a loro si aggiungono altri piloti, di diverse nazionalità, famosi più per la loro costante presenza nelle retrovie (o fuori pista) che per le loro imprese. Esempi come Sebastien Bourdais, francese che non può vantare una carriera brillante in F1, o l’argentino Gaston Mazzacane, o meglio ancora il malese Alex Yoong, considerato ingloriosamente tra i peggiori piloti mai scesi in pista. La lista prosegue anche con altri due olandesi presenti negli ultimi vent’anni nel circus come Robert Doorboos e Giedo van der Garde, ma anche con altri piloti decisamente poco apprezzati da internet. Personaggi come Rio Haryanto, unico pilota di nazionalità indonesiana, i francesi Charls Pic e Franck Montagny, ed ancora il tedesco Timo Glock, pilota sul quale grava il sospetto che sia stato nominato più per le antipatie dei ferraristi (vedi Brasile 2008) che per la sua reale “incapacità” in pista. Altri nomi meno noti, e che difficilmente riusciamo a ricordare su due piedi, sono quelli come l’irlandese Ralph Firman, i britannici Allan McNish ed il compianto Justin Wilson, l’ungherese Zsolt Baumgartner, gli americani Scott Speed ed Alexander Rossi (anche se quest’ultimo si è aggiudicato la centesima edizione della 500 Miglia di Indianapolis), il danese Nicolas Kiesa, il russo Vitaly Petrov (altro pilota oggetto di antipatie del popolo ferrarista, vedi Abu Dhabi 2010), l’austriaco Patrick Friesacher ed infine il portoghese Tiago Monteiro, che curiosamente vanta un podio conquistato nel controverso GP degli USA 2005.
LA “SCUOLA GIAPPONESE”
Osservando la lista dei piloti volgarmente riconosciuti tra i più “scarsi” di sempre, un particolare che balza subito all’occhio è la massiccia presenza di piloti di nazionalità giapponese. Nel corso degli anni ’90 e 2000, diversi nipponici hanno tentato di realizzare una brillante carriera in Formula 1, attirandosi invece numerose critiche o simpatie sportive da parte degli appassionati.
Casi come quello di Kazuki Nakajima, figlio dell’ex pilota Satoru ma mai convincente, nonostante il suo approdo in un team importante come la Williams. Ma è soprattutto negli anni ’90 che emerge il “mito” del pilota giapponese “bidone”, grazie all’approdo nel circus di drivers come Ukyo Katayama, Taki Inoue (nome che si ripete spesso nelle “preferenze” degli utenti di internet), Aguri Suzuki (giunto però 3° nel GP di casa del 1990 e che nella seconda metà degli anni 2000 fonderà un omonimo team altrettanto povero di risultati), Shinji Nakano e Toranosuke Takagi.
Più di recente anche Sakon Yamamoto si è aggiunto alla lista dei piloti meno veloci mai presentati dal Sol Levante, ma è proprio tra i giapponesi che si nasconde colui che, a detta di molti, è considerato il pilota più scarso di sempre: Yuji Ide. Chiamato proprio dall’Aguri Suzuki nel 2006 insieme al connazionale Takuma Sato, Ide fu protagonista di diversi incidenti che spinsero la Federazione Internazionale a prendere una decisione drastica ed unica nella sua storia: Ide, infatti, è ancora oggi l’unico pilota al quale è stata revocata la SuperLicenza FIA per le sue difficoltà di adattamento ad una monoposto di F1.
NON SI SALVANO NEMMENO GLI ITALIANI
Potevano mancare i piloti italiani dall’elenco dei meno veloci presenti in Formula 1? Ovviamente no. Il web non ha infatti risparmiato alcuni nomi che sono stati considerati meno memorabili rispetto ad altri. Non si è fermato neppure di fronte ad una donna, ovvero Giovanna Amati. Per il resto, la lista include piloti come il siciliano Giovanni Lavaggi, Domenico “Mimmo” Schiattarella, Giorgio Pantano, Andrea Montermini, Paolo Barilla e Luca Badoer. Su quest’ultimo ci sentiamo di esprimere forti dubbi, vista il suo importante contributo in qualità di test driver negli anni d’oro della Ferrari.
ALTRI PILOTI
Ma la lista non finisce certo qui. Su internet sono altrettanti i nomi e le opinioni delle persone che, da semplici appassionati, hanno voluto ricordare alcuni piloti. Anche nomi che sembravano entrati nel dimenticatoio come il canadese Al Pease, noto più che altro per aver sì tagliato il traguardo alla sua prima gara in F1 nel 1969, ma successivamente escluso dalla classifica in quanto troppo lento. Venne infatti “doppiato” per ben 42 volte dal vincitore della corsa.
Nomi difficili da ricordare come quello di Huub Rothengatter, che prima di diventare manager di Jos Verstappen fu protagonista di una carriera incolore in Formula 1.
Infine, ecco altri nomi di piloti, di epoche diverse, apparsi su internet:
Hector Rebaque
Ricardo Rosset
Johnny Dumfries
Perry McCarthy
Allen Berg
Claudio Langes
Michael Andretti (figlio del campione del mondo Mario Andretti)
Eliseo Salazar (protagonista della rissa con Nelson Piquet ad Hockenheim nel 1982)
Ricardo Zunino
Philippe Adams
JJ Lehto
Slim Borgudd
Paul Belmondo
Roberto Moreno
Philippe Alliot
Esteban Tuero
Jean-Denis Deletraz
Pedro Chaves
Bertrand Gachot
E tu, chi metteresti nella lista nera del peggior pilota di sempre?