Soltanto una settimana fa Lewis Hamilton si è laureato Campione del Mondo di Formula 1 per la 4a volta in carriera entrando nell’Olimpo dei grandi campioni del Circus.
Sono solo 2 i piloti che hanno fatto meglio di lui e altri due hanno raggiunto questo traguardo in carriera.
Michael Schumacher, Juan Manuel Fangio, Alain Prost e Sebastian Vettel, con l’aggiunta di Lewis Hamilton: sono questi i cinque campioni che hanno indossato per 4 volte la corona iridata.
Fare confronti tra questi talenti della Formula 1 è quasi impossibile, sono di epoche diverse, dove si sono disputati campionati diversi con vetture imparagonabili, ma le statistiche e le percentuali possono darci una mano a capire chi ha fatto meglio nei 4 titoli mondiali che ha conquistato.
Prima di tutto considereremo solo i dati che riguardano i titoli mondiali, quindi tutto quello che è successo negli anni in cui il pilota ha perso il confronto in classifica o non è mai stato in lotta per il titolo, non verranno considerati. Per Fangio e Schumacher ci fermeremo soltanto al conteggio dei primi 4 titoli, mentre le statistiche successive non le calcoleremo.
Infine grazie all’utilizzo delle percentuali vedremo di dare un paragone più veritiero al confronto, anche se come detto nell’introduzione è impossibile fare un paragone vero.
Partiamo subito con la nostra analisi che avverrà in ordine cronologico.
Juan Manuel Fangio (1951; 1954; 1955; 1956)
È stato uno dei primi campioni della Formula 1, uno che fin da subito stabilì record su record tra cui alcuni sono stati battuti, come il numero di Mondiali vinti, ma alcuni restano irraggiungibili, come la più alta percentuale di Pole-Position ovvero il 55,8%.
In quei primi anni il mondiale di Formula 1 si giocava in pochissime gare, tra cui una era la famosa 500 Miglia di Indianapolis, ma i primi anni vi partecipavano perlopiù piloti americani, mentre i piloti europei saltavano quella tappa.
I 4 titoli mondiali di Fangio vedono ben 28 gare, un numero molto basso se si pensa ai campionati odierni. Il pilota argentino conquistò ben 16 vittorie, pari al 57,14% delle gare totali.
La sua annata migliore fu quella del 2° titolo mondiale perché conquistò ben 6 vittorie in 8 gare, pari al 75%, e chiuse la pratica mondiale con 2 Gran Premi d’anticipo. L’annata peggiore fu sicuramente quella del 1951 e del 1956, dove vinse solo 3 volte in 7 gare e dove soltanto allo sventolare dell’ultima bandiera a scacchi ebbe la certezza di essersi laureato campione del mondo.
In 28 gare “Il Maestro” conquistò ben 18 Pole-Position (64,28%) e 15 Giri Veloci (53,57%).
La sua annata migliore fu quella del 1956, dove conquistò 6 Pole-Position e 5 Giri Veloci in 7 gare vale a dire l’ 85,71% di prime posizioni sullo schieramento e il 71,42% dei tempi record in gara.
Per 22 volte il pilota argentino è salito sul podio, cioè il 78,57% delle volte e i punti, ricalcolati con l’attuale sistema di punteggio sono di 531 punti su 700 cioè il 75,86% dei punti totali.
Alain Prost (1985; 1986; 1989; 1993)
Anche se è diventato famoso per la sua rivalità con Ayrton Senna, Alain Prost è stato uno dei grandi campioni della Formula 1 di fine anni ’80. Era soprannominato “Il Professore” per il modo in cui gestiva le varie situazioni di gara e per come pensasse più a massimizzare il risultato prendendo rischi minimi.
Forte di una Mclaren una spanna sopra le altre vetture e una Williams iper-tecnologica, Prost partecipò a ben 64 gare, di cui ne vinse appena 20 cioè il 31,25%.
La sua annata migliore fu quella del 1993 in cui vinse ben 7 gare su 16 (43,75%) e chiuse la pratica mondiale con 2 gare d’anticipo, mentre l’annata peggiore fu quella del 1986, dove vinse solo 4 gare su 16 e dove conquistò il titolo all’ultima gara a discapito di Nigel Mansell.
Alain Prost conquistò ben 18 Pole-Position e 18 Giri Veloci in gara (28,13%), ma il dato impressionante è che nel 1993 conquistò ben 13 Pole in 16 gare vale a dire l’81,25% delle Pole totali, ma questo era dovuto anche ad una superiorità tecnica della Williams su tutto il resto del gruppo perché soltanto all’ultima gara, il miglior tempo in qualifica non venne realizzato da un pilota che guidava per la scuderia di Sir Frank Williams.
Per 45 volte il pilota francese è salito sul podio e questo dato ci da una spiegazione del perché veniva chiamato “il Professore”. Il 70,31% delle volte Prost festeggiava sul podio, sinonimo di un’ottima visione di gara e conoscenza dei propri mezzi oltre al fatto curioso che conservava sempre la vettura nella prima parte di gara per poi attaccare nella seconda fase.
I punti ricalcolati con il nuovo punteggio sono 982 su 1600 totali ovvero il 61,38% dei punti disponibili.
Michael Schumacher (1994; 1995; 2000; 2001)
Anche per il pilota più vincente di tutti i tempi c’è stato un periodo in cui si trovava a “soli” 4 titoli mondiali, ma è durato soltanto un anno.
La leggenda di Schumacher è senza confini, ogni gara era una dimostrazione di forza e alcuni record restano tutt’oggi inarrivabili.
Nei suoi primi 4 titoli mondiali, Michael ha disputato ben 65 Gran Premi, soltanto 1 in più di Alain Prost, ma il pilota tedesco ne vinse ben 35, cioè il 53,85% delle gare a cui partecipava, e questo vuol dire che vinceva in media una gara su due. Le gare in realtà sarebbero 67, ma nel 1994 Michael fu squalificato per 2 Gran Premi a cui non prese parte.
La sua annata migliore fu, senza ombra di dubbio, il 2001 dove vinse 9 gare su 17 (52,94%) e chiuse il mondiale con ben 4 gare d’anticipo. Per fare capire quanto questo sia incredibile, basti pensare che Michael Schumacher aveva chiuso il mondiale prima della consueta pausa estiva della Formula 1, il 19 agosto del 2001 il tedesco era già campione del mondo.
La sua annata peggiore, se così si può chiamare, fu quella del suo primo titolo mondiale, vinse la metà delle gare (8 su 16) e divenne campione solo al termine dell’ultima gara che vide un incidente proprio tra i due pretendenti al titolo.
Al volante della Benetton prima e a quello della Ferrari dopo, Schumacher conquistò ben 30 Pole-Position (46,15%) e 21 Giri Veloci (32,30%) e nel 2001 conquistò ben 11 Pole-Position in 17 gare (64,71%).
Il tedesco sette volte campione del mondo salì sul podio per 47 volte, vale a dire il 72,31% delle gare a cui ha partecipato.
Con il sistema attuale di punteggio, Michael Schumacher ha conquistato ben 1117 punti su 1625 totali, cioè il 68,74% dei punti disponibili.
Sebastian Vettel (2010; 2011; 2012; 2013)
È stato l’unico pilota ad aver vinto i primi 4 titoli mondiali in 4 anni di seguito. Due di questi sono stati combattuti fino all’ultima gara con la Ferrari di Fernando Alonso, ma li altri due sono stati conquistati con più “semplicità” grazie ad una RedBull molto competitiva.
Il tedesco ex pilota della RedBull ha disputato ben 77 Gran Premi in quei 4 anni e ne ha vinti ben 34 cioè il 44,16% delle gare totali.
La sua annata migliore fu sicuramente quella del 2013, quando fu in grado di vincere 13 gare su 19 (68,42%), ma nella seconda parte di stagione fu inarrestabile con ben 9 vittorie consecutive e chiuse il mondiale con 3 gare d’anticipo. Anche il 2011 però fu un grandissimo anno, perché Vettel vinse 11 gare su 19, ma chiuse il mondiale a 4 gare dal termine del campionato.
L’annata peggiore è stata quella del 2012 con solo 5 vittorie in 20 gare (25%) e un mondiale chiuso all’ultima gara in Brasile con una gran rimonta a causa di un incidente nelle prime fasi del Gran Premio.
Con le sue RedBull, Seb conquistò ben 40 Pole-Position (51,95%) e 19 Giri Veloci (24,68%), ma il dato impressionante si ha nel 2011 dove conquistò 15 Pole in 19 gare (78,95%), ma nelle restanti 4 qualifiche non fece peggio del 3° posto sulla griglia.
L’attuale pilota della Ferrari, in quei 4 anni, è salito sul podio per 53 volte, cioè il 68,83% delle gare a cui a partecipato.
Il punteggio di Vettel non deve essere ricalcolato perché ha vinto i suoi titoli con l’attuale sistema di assegnazione dei punti quindi Seb ha totalizzato ben 1326 punti su 1925 ovvero il 68,88% dei punti disponibili.
Lewis Hamilton (2008; 2014; 2015; 2017)
Come detto in precedenza, il pilota inglese è l’ultimo ad essere entrato in questa cerchia di campionissimi, anche se nel 2007 e nel 2016 ha avuto due occasioni di vincere il titolo mondiale, poi sfumate per poco.
Le gare disputate dal pilota inglese sono 74, tre in meno del rivale Vettel, ma il questo perché il 2017 deve ancora concludersi.
Il pilota della Mercedes ha vinto ben 35 gare, il 47,30% delle gare disputate.
La sua annata migliore è stata quella del 3° titolo iridato, perché ha vinto 10 gare su 19 (52,63%) e ha chiuso la pratica mondiale a ben 3 gare dal termine, mentre l’annata peggiore è stata anche per lui quella del suo primo titolo, perché ha vinto solo 5 gare su 18 e ha chiuso il mondiale in quel pazzo Gran Premio del Brasile del 2008.
Pur avendo guidato la Mclaren e la Mercedes, Hamilton ha sempre avuto a che fare con motori prodotti dalla casa di Stoccarda e con questi ha conquistato ben 36 Pole Position (48,65%) e 23 Giri Veloci (31,08%).
Il pilota inglese è salito sul podio per 55 volte, cioè il 74,32% delle gare a cui ha partecipato, mentre i punti totali, ricalcolati per il 2008 e con punteggio standard nell’ultima gara di Abu Dhabi del 2014 sono di 1316 su 1850 ovvero il 71,16% dei punti totali.
TUTTE LE STATISTICHE DEI 5 PILOTI CON 4 TITOLI MONDIALI F1
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Abbandonando un attimo le statistiche, prendiamo un sondaggio lanciato dal sito ufficiale della Formula 1 in cui è stato chiesto ai tifosi chi secondo loro è stato il miglior 4 volte campione del mondo di sempre.
Su 41.622 voti il 40% ha votato Michael Schumacher, il 21% Lewis Hamilton, il 13% Juan Manuel Fangio, l’11% Sebastian Vettel e solo il 6% Alain Prost.
Il risultato del sondaggio: Chi è il miglior pilota F1 con 4 titolo mondiali vinti?
Come detto fin dall’inizio è quasi impossibile fare un paragone, perché si parla di epoche diverse, ma quello che sicuramente possiamo dire con certezza è che questi 5 piloti sono stati i migliori per 4 anni e due di loro per qualche anno in più.