Quando vediamo i piloti di Formula 1 immersi nel loro lavoro, con quella determinazione che li contraddistingue e con quella grinta che li spinge a più di 300 km/h in pista, a volte ci viene difficile pensare che sotto al casco c’è un uomo, prima ancora che un pilota.
In pista non c’è spazio per i sentimenti e per l’altruismo, ma fuori il mondo cambia, e con esso anche l’agonismo si affievolisce, fino a scomparire del tutto una volta che si appende il casco al chiodo.
Spesso è proprio in questi momenti che un ex pilota, ormai catapultato fuori dall’universo del paddock, ricorda la propria carriera dai primi passi fino alla Formula 1, maturando, in alcuni casi, anche la voglia di raggruppare ricordi ed emozioni in un libro.
La volontà di raccontarsi e di raccontare al pubblico quella che è stata la propria vita o la propria esperienza nelle corse, in alcuni casi è andata ben oltre la semplice idea di base.
In questi anni, pur non essendo numerosissimi, diversi piloti hanno concretizzato il loro progetto di scrivere un libro, facendosi aiutare da giornalisti o scrittori nella stesura della loro personalissima storia. Perché quando il nome di un campione compare in cima alla classifica di una gara lo consideriamo normale, quasi scontato. Il discorso cambia quando lo stesso nome appare in cima alla copertina di un libro, e allora, da appassionati quali siamo, la tentazione di sfogliare le pagine di una vita inizia a stuzzicarci.
Questi sono i casi di tutti quei piloti di Formula 1, in attività o meno, italiani e stranieri, che hanno firmato la propria autobiografia o la propria filosofia sul mondo delle corse.
GIANCARLO FISICHELLA – L’ULTIMO PILOTA-SCRITTORE
Per molti appassionati la copia di questo libro sarà finita recentemente sotto l’albero di Natale, oppure verrà presto aggiunta sulla propria mensola. Stiamo naturalmente parlando di Giancarlo Fisichella, autore del libro “Il profumo dell’asfalto” scritto in collaborazione con Carlo Baffi. Pubblicato a fine 2018, l’ex pilota di Formula 1 racconta quella che è stata la sua esperienza nel circus attraverso ricordi, aneddoti ed tante emozioni vissute in pista.
KIMI RAIKKONEN – IL LIBRO CHE NON TI ASPETTI
Se solo fosse disponibile la versione italiana, siamo certi che il libro di Kimi Raikkonen andrebbe a ruba nel nostro Paese. “The Unknowk Kimi Raikkonen”, biografia ufficiale scritta da Kari Hotakainen su autorizzazione del pilota finlandese, è infatti presente soltanto in lingua finlandese, svedese ed inglese, e racchiude una miriade di aneddoti poco noti dell’ultimo campione del mondo Ferrari.
Nonostante il carattere chiuso ed introverso di Raikkonen, il libro racconta un lato umano decisamente curioso e sorprendente sconosciuto al grande pubblico. Uscita nel corso della stagione 2018, alla pubblicazione è seguita un’altra opera scritta da Raikkonen, questa volta con la raccolta di alcune poesie in stile haiku, componimento tipico della tradizione letteraria giapponese.
I BEST-SELLER DI ALEX ZANARDI
La sua storia personale ha commosso il mondo intero, ed è diventata un esempio emblematico per tutti coloro che non si arrendono di fronte alle difficoltà più serie della vita: Alessandro Zanardi, autore del libro “…però, Zanardi da Castel Maggiore”, pubblicò la sua autobiografia nel 2003, a soli due anni di distanza dall’incidente che quasi gli costò la vita, e nel quale perse gli arti inferiori.
In una carrellata di aneddoti pre e post-incidente, l’ex pilota bolognese racconta la propria esperienza con le quattro ruote, dalle categorie minori fino alla F1 ed ai trionfi negli Stati Uniti in IndyCar.
La storia, poi, s’interrompe proprio durante la sua riabilitazione, in un periodo storico ancora lontano dalla seconda vita di Zanardi nelle competizioni paraolimpiche e dalle conquiste delle medaglie d’oro nell’handbike.
Per dar seguito al suo racconto unico e meraviglioso, l’ex pilota di F1 ha scritto un secondo libro nel 2016, questa volta intitolato “Volevo solo pedalare”.
IL CURIOSO CASO DEL DOTTOR SIEGFRED STOHR
Quando l’abilità di guida si fonde con una cultura elevata, l’abbinamento di questi due fattori può far scaturire un risultato unico nel suo genere. Questo è quello che è riuscito a fare Siegfred Stohr, ex pilota di Formula 1 italiano (nato da padre tedesco) che ha unito l’attività di pilota con brillanti successi negli studi.
Laureatosi in psicologia all’università di Padova, Stohr ha infatto pubblicato interessanti libri che spaziano dalla sua esperienza nel mondo delle corse alla sua visione personale della vita, anche al di fuori delle piste.
Oltre a collaborare con varie testate giornalistiche, Stohr è anche uno dei volti più noti nel panorama dei corsi di guida sicura in Italia.
Tra i suoi libri più recenti si ricorda “Dove soffia il vento. Come diventare piloti di Formula 1” (2004), “La guida sicura – Tecnica, psicologia e filosofia della guida sicura” (2009), “Pilota senza ali. Quella non era la mia Formula 1” (2016), “Guido Ergo Sum” (2014) ed altri volumi di natura “corsaiola” e psicologica scritti a cavallo tra gli anni ’80 e ’90.
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UN TUFFO NEL PASSATO CON TARUFFI E REGAZZONI
Vi sono stati altri piloti che, in tempi un po’ più lontani, hanno scritto un libro per raccontare quella che è stata la loro vita in F1 o nel mondo delle corse. Uno di questi è stato Piero Taruffi, pilota italiano con vincitore di un GP e padre di Prisca Taruffi, anche lei pilota ed autrice della biografia a sua volta dedicata al padre dal titolo “La volpe argentata”.
Prima di morire nel 1988, Taruffi scrisse varie libri negli anni ’60, facendosi apprezzare soprattutto con l’opera “Bandiera a scacchi”, scritta nel 1963 e colma di racconti risalenti ad una F1 estremamente diversa da quella che conosciamo oggi.
Pur essendo di nazionalità svizzera, la letteratura automobilistica italiana non può non tener conto del libro scritto da uno dei piloti più amati della storia della Ferrari come Clay Regazzoni. Compagno di squadra di Niki Lauda in uno dei periodi più florenti e vittoriosi del Cavallino Rampante, Regazzoni, dopo l’incidente che lo costrinse su una sedia a rotelle nel 1980, scrisse nel 1982 “E’ questione di cuore”, con Cesare De Agostini.
Il giornalista mantovano, una delle più grandi firme dell’automobilismo italiano, decise poi di riprendere l’opera pubblicata con Regazzoni, rilanciando nel 2011 il libro “E’ sempre questione di cuore”, scritto per ricordare il pilota svizzero scomparso tragicamente nel 2006.
JACKIE STEWART, L’UNICA STORIA STRANIERA DISPONIBILE AL PUBBLICO ITALIANO
Se ci limitiamo a scovare i libri scritti direttamente dai soli piloti di F1, l’unico personaggio straniero di cui noi italiani conosciamo qualcosa in più è lo scozzese Jackie Stewart. Il tre volte campione del mondo, oltre ad esser stato uno dei piloti più completi di sempre, nel 2018 ha infatti pubblicato la sua autobiografia, poi tradotta anche in lingua italiana. Il titolo dell’opera che ripercorre la vita e le gare di “Sir Jackie” è “Vincere non basta”.
OPERE UNICHE IN LINGUA STRANIERA
Vi sono stati, in tempi più lontani e recenti, anche piloti di nazionalità non italiana che hanno deciso di scrivere e pubblicare libri, ma che non sono mai stati tradotti nella nostra lingua.
Si va dai casi più datati di Phil Hill (“A driving life“), John Surtees (“My incredible life on two and four wheels“) e Stirling Moss (“My racing life“), fino a Jenson Button (“Life to the limit“), in un viaggio temporale che passa anche da Jean-Pierre Beltoise (“Defense de mourir“), Patrick Tambay (“27 – Patrick Tambay – The Ferrari Years“) ed infine Martin Brundle (“Working the wheel“).