Dopo qualche settimana di silenzio si torna finalmente a parlare di Formula 1, anche se per adesso le notizie che filtrano dalle fabbriche sono poche e molto vaghe.
Tuttavia manca meno di un mese alle prime presentazioni delle monoposto e all’incirca è lo stesso periodo che manca all’inizio dei test invernali.
Ovviamente i test non saranno indicativi sulle forze in campo e sull’andamento del campionato, ma serviranno soprattutto ai tecnici per capire quali aree delle nuove vetture dovranno essere migliorate. Anche i tecnici della Pirelli porteranno in pista il loro nuovo prodotto, per questo la fabbrica italiana costruttrice di pneumatici sarà molto attiva durante i test chiedendo ai team di fare varie comparazioni con le varie mescole.
È a questo punto che noi di CircusF1 abbiamo deciso di fare una guida introduttiva proprio sulla Pirelli, che quest’anno ha effettuato dei cambiamenti sia a livello di prodotto e sia a livello di “colori” necessari per il riconoscimento delle varie mescole.
Partiamo dal presupposto che lo pneumatico non ha cambiato le sue dimensioni, quindi le gomme saranno sempre da 13 pollici, mentre dal 2021 scenderanno in pista gli pneumatici da 18 pollici.
Per quanto riguarda le misure precise abbiamo che gli pneumatici anteriori hanno una larghezza di 305mm, mentre quelli posteriori 405mm ed entrambi hanno un diametro di 670mm.
Parlando sempre di pneumatici, una polemica sollevata da molti tifosi lo scorso anno è stata quella sull’“arcobaleno” Pirelli:
Di tutte queste mescole ne venivano scelte 3 slick (oltre alle Wet e Intermedie che venivano sempre portate) a seconda delle caratteristiche della pista e poi venivano comunicate ai team con 14 settimane di anticipo per le gare extraeuropee e 8 settimane di anticipo per quelle europee.
Il pubblico non ha apprezzato questo continuo cambio di mescole e i meno appassionati hanno molto spesso fatto confusione con tutti i colori, per questo la Pirelli ha deciso di cambiare completamente la catalogazione delle mescole così da aiutare il pubblico a casa nella comprensione delle strategie.
Prima di tutto le mescole slick quest’anno saranno 5, a cui si aggiungono le Intermedie e le Wet, per un totale di 7 gomme.
Tuttavia il pubblico avrà a che fare solo con 5 colori che indicheranno rispettivamente:
Fascia bianca: mescola dura = consumo ridotto e basse performance;
Fascia gialla: mescola media = consumo medio e buone performance;
Fascia rossa: mescola morbida = consumo elevato e ottime performance;
Fascia verde: pneumatico intermedio = adatto alle condizioni di pista umida;
Fascia blu: pneumatico da bagnato = adatto alle condizioni di pioggia pesante;
Resta da capire perché se le gomme in totale sono 7, i colori sono 5, ma per comprendere meglio usiamo un esempio. Le gomme che vedremo durante il Gran Premio di Monaco avranno la stessa colorazione di quelle del Gran Premio d’Inghilterra, ma la composizione dello pneumatico sarà diversa.
Detto in altre parole la mescola morbida di Montecarlo non sarà la stessa di Silverstone, anche se presenterà la stessa colorazione.
Per la precisione quindi la Pirelli ha omologato 5 mescole slick che ha chiamato:
C1=Mescola più dura;
C2=Corrispondente alla Medium 2018;
C3=Corrispondente alla Soft 2018;
C4=Mescola morbida
C5=Corrispondente alla Hypersoft 2018;
La gamma P Zero 2019 sarà formata da soli tre colori, uguali per tutte le gare, con cinque diverse mescole disponibili: C1 è la più dura, C5 è la più morbida.
Come lo scorso anno, le varie scelte di mescola per gli appuntamenti in calendario, saranno comunicate con anticipo da Pirelli. Ad oggi, il fornitore italiano ha annunciato la scelta di mescole e i set obbligatori per i primi quattro Gp del 2019. Pirelli ha nominato le seguenti mescole per i Gran Premi d’Australia 2019 (15-17 marzo), Bahrain (29-31 marzo), Cina (12-14 aprile) e Azerbaijan (26-28 aprile).
Concludiamo questa guida introduttiva parlando del battistrada. Come ben sappiamo lo scorso anno la Pirelli ha utilizzato il battistrada ribassato di 0,4mm in alcune piste per evitare il fenomeno del blistering che si era manifestato prepotentemente sugli pneumatici.
Questo fenomeno comporta la formazione di veri e propri crateri sullo pneumatico e la Pirelli aveva abbassato il battistrada per consentire una miglior gestione delle temperature ed evitare il blistering.
Nel 2019 tutte le gare saranno disputate su questi pneumatici dal battistrada ribassato con l’obiettivo di evitare o limitare il fenomeno del blistering.
Pirelli ha lavorato duro anche per creare un margine prestazionale di circa 1 secondo tra le varie mescole, anche se poi il gap prestazionale dipenderà da molti altri fattori.